SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ETA’ (che fa rima con BAH!)

Questo mese il film parodiato da Stefano Disegni è… sì, quello scritto sopra.

L’avevo visto a fine ottobre, ma l’avevo rimosso (mi capita spesso quando il film vale poco; e poi in questa stagione sono più pigro del solito)

Vederlo spernacchiato sul paginone di CIAK me lo ha fatto tornare in mente.

Dopo l’immagine lo riassumo, prometto. Ma d’ora in poi recensirò solo i film al di sopra del Bah (ce ne sono e ne usciranno presto altri)
juliet

Vi presento i 4 protagonisti, partendo da sinistra.

  • Daniel Auteuil (anche regista; anni 68) – come attore se la cava bene, tutto sommato; come regista no
  • Sandrine Kiberlain (non si dice l’età delle signore… diciamo che i 50 li ha passati) – brava nella parte non facile della moglie un po’ sfiorita
  • Adriana Ugarte (33 anni; si può dire?) – il protagonista sogna di compiere l’adulterio perfetto; nelle sequenze oniriche fa a meno dei vestiti, nelle sequenze “reali” è vestita; complessivamente non è una grande attrice
  • Gerard Depardieu (69 anni) – è sempre più spento, dispiace dirlo; aveva davvero bisogno di girare un filmetto come questo? sarà che il prezzo della benzina è aumentato e il buon Gerard deve fare il pieno?

In sintesi, non è un film da Oscar. Noi italieschi che ci lamentiamo giustamente della crisi della commedia all’italiana possiamo consolarci. “Mal comune mezzo fiasco” (no, non era così…)

Nessun francese di mezza età è stato maltrattato durante la stesura di questo post

Published in: on dicembre 5, 2018 at 9:55 am  Comments (2)  
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Ho scoperto il paradiso, mi sono ucciso per mancanza di pesce, sono stato un curato di campagna, Danton, Cyrano, Porthos e Obelix… Secondo voi, merito il titolo di Grande di Francia?

GRANDE o APEG?

Indubbiamente GD ha talento. Lo ha dimostrato in molte occasioni

  • NOVECENTO (B. Bertolucci, 1976)
  • L’ULTIMO METRO’ (F. Truffaut, 1980)
  • DANTON (A. Wajda, 1983)
  • SOTTO IL SOLE DI SATANA (M. Pialat, 1987)
  • CYRANO DE BERGERAC (J-P. 1990)
  • IL COLONNELLO CHABERT (Y. Angelo, 1994)
  • UNA PURA FORMALITA’ (G. Tornatore, 1994)

Ma, come tanti altri stakanovisti dello schermo, GD ha sulla fedina penale delle fetecchie incredibili. 

Se volete soffrire vedetevi qualcuno dei filmuzzi che elencherò dopo le immagini.
900satancyranotor
Venghino signori, venghino! Più gente entra più filmazzi si vedono!

I BARONI DELLA MEDICINA (J. Rouffio, 1975)

TRE SIMPATICHE CAROGNE (F. Girod, 1977)

DUE FUGGITIVI E MEZZO (F. Veber, 1986)

1492 – LA SCOPERTA DEL PARADISO (R. Scott, 1992) – secondo me, il peggior Colombo della storia del cinema

PER SESSO O PER AMORE? (B. Blier, 2005)

E, infine, gli episodi del cinefumetto Asterix&Obelix. Indovinate chi è Obelix.

Non ha senso pretendere espressività da un ruolo come quello… ma insomma, Gerard, era proprio necessario accettare la parte?

Ah, ho capito… mangi molto e bisogna pagare i conti dal macellaio…

 

 

Published in: on settembre 9, 2015 at 7:24 PM  Comments (2)  
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Gerard e Jeremy: due vite quasi parallele (qualche intersezione c’è stata)

Gérard Depardieu è nato a Castelrosso di Sotto (Francia) il 27-12-1948.

Jeremy Irons è nato a Cowes (Isola di Wight) il 19 settembre dello stesso anno.

G appartiene a una famiglia proletaria. Gli riesce naturale impersonare Olmo in NOVECENTO, Jean Valjean e altri personaggi dalle mani sporche.

J invece viene dall’upper class (padre commercialista, fratello medico). Ovviamente gli vengono bene ruoli da aristocratico (Robert Dudley in ELIZABETH) o da fighetto (Michael Gosselyn in LA DIVA GIULIA); però è bravissimo anche nell’interpretare un povero vecchio in THE WORDS (2012).

Molti altri personaggi compaiono nella quarantennale carriera di G (I SANTISSIMI è del 1974). E’ stato Cristoforo Colombo, Rodin, Strauss-Kahn, Cyrano de Bergerac, George Danton, Edmond Dantes (Conte di Montecristo), Fouché, Vidocq, Porthos e Obelix. Si è innamorato di Uma Thurman, ha sfidato Satana, è stato il pappone di Monica Bellucci, ha sposato Andie MacDowell per ottenere la cittadinanza USA.

J è stato Papa, mercante a Venezia, presidente di una megabanca (Goldman Sachs?), conte in Terrasanta, ladro di gioielli, capo degli infernali Morlock, missionario in sudamerica. Ha ucciso lo sceriffo di Appaloosa (New Messico), ha rubato l’oro della Federal Reserve a New York, si è innamorato di Lolita, ha salvato dal suicidio una giovane donna a Berna e poi è partito per Lisbona col treno della notte.

Tra i registi che hanno diretto G cito (in ordine alfabetico) Bertolucci, Monicelli, Resnais, Scola, Ridley Scott, Truffaut e Peter Weir.

J è stato diretto da Cronenberg, Malle, Lelouch, Bertolucci, Roland Joffé, Ridley Scott e Istvan Szabo. In ordine sparso.

G (grande amico di Vladimir Putin) ha preso la cittadinanza russa e vive là, in una villa a Sochi.

J passa il suo tempo libero a Kilcoe Castle (Irlanda), che ha restaurato insieme alla moglie Sinead (voglio dire che ha restaurato il castello, non la moglie)
gerardirons
maschera

Published in: on settembre 27, 2014 at 9:12 am  Comments (3)  
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Le coppie indimenticabili. Mi fermo qui? O cambio binario e propongo coppie LUI + LUI?

Normalmente elenco, al principio di ogni mese, i film che ho visto nel mese precedente. Ma oggi non ho lo sbattimento… magari la prossima volta.

Mi fermo invece a considerare la serie delle coppie cinematografiche.

Ne ho citate 8.

4 di LEI ATTRICE + LUI ATTORE.

  • Sophia e Marcello
  • Diane e Woody
  • Liz e Richard
  • Katharine e Spencer

4 di LEI ATTRICE + LUI REGISTA.

  • Helena e Tim
  • Carmen e Pedro
  • Bibi e Ingmar
  • Giulietta e Federico

Devo continuare con le coppie LEI-LUI?

Catherine e Gerard? Hanno girato insieme solo 4 film (mi pare), ma con fior di registi (da Truffaut a Ozon).

Oppure Laureen e Humphrey…

Oppure volterò pagina e proporrò coppie indimenticabili di attori (ce ne sono molte, quasi sempre nel settore comico).

Coppie di attrici? Più difficile trovarne. Le “primedonne” litigano… o si gettano insieme nel Grand Canyon.

stanlio
lewistotòbud

in questo POSTACCIO (post riuscito particolarmente male) si discorre di “grandi attrici” italiane (Arcuri, Capotondi, Ferilli, Gerini, Marini…) e straniere (Veronica Ciccone, in arte Madonna, Kristen Stewart, Monicà Belluccì e Jessica Alba), si sfiora l’increscioso argomento di AFTER EARTH (fin d’ora candidato al premio CHIAVICA) e si presenta al rispettabile pubblico la SCALA DI CAGNAGGINE, da me brevettata per l’occasione

NOTIZIONA: Sono state selezionate le 5 finaliste per il premio CHIAVICA ALLA CARRIERA.

Prima domanda: perché CINQUE?

A domanda rispondo: in questo genere di premi (avete presenti gli Academy Awards? e i Razzie?) il numero 5 e i suoi multipli vanno di moda.

Seconda domanda: era proprio necessario questo premio?

Risposta: siamo in estate, fa caldo, ci si annoia e, piuttosto che vedere l’ennesima replica del commissario Cordier…

Terza domanda: e chi sono le chiavichesche finaliste?

  1. VALERIA MARINI (era contrapposta a una “attrice” di cui praticamente nessuno sapeva nulla)
  2. CRISTIANA CAPOTONDI (buttata giù dalla torre per salvare Ambra Angiolini)
  3. SABRINA FERILLI (classificata ex-aequo con la Gerini; nel dubbio le ho mandate in finale tutteddue)
  4. CLAUDIA GERINI (come sopra)
  5. MANUELA ARCURI (giù dalla torre a beneficio di Maria Grazia Cucinotta)

ATTENZIONE!!!!!! Per evitare disdicevoli parità (a pari demerito) vi invito d’ora in poi a usare la seguente SCALA DI CAGNAGGINE

5 – Aaaaaaaaaaargh, aaaaaaaaarghhhhhh, nooooooooo, aaaaaaaaaaaaaarghhhhh!!!!

4 – Non vedrei un suo film neanche per 20mila euro in biglietti di piccolo taglio!!!!

3 – E pensare che in Italia abbiamo avuto ANNA MAGNANI…. (l’offerta di 20mila euro è ancora valida?)

2 – Beh, insomma… per 500 euro sono disposto a vederla ancora…

1 – Se il biglietto è gratis magari posso dare un’occhiata in sala

0 – La voglio presentare a Tarantino: forse le trova una parte adatta

SONO STATO SPIEGATO? Date un voto (da 0 a 5) a ciascuna finalista e mi farete felice.

Ora dovrei recensire il peggior film visto nel mese scorso. Ma non ho lo sbattimento di soffermarmi su questa “storiella penosa” per usare le parole di Stefano Disegni (in questo concorde con R. Nepoti -Repubblica-, P. Mereghetti -Corriere-, M. Acerbi -Giornale-, G. Carbone –Libero-, S. Danese -QN- ecc; l’unico che gli dà la sufficienza è Gian Luigi Rondi… a testimoniare di quanto si sia rincoglionito)

Magari a dicembre, quando preparerò la lista dei peggiori film dell’anno, gli dedicherò una recensione. Dopo l’immagine spiegherò (se proprio volete saperlo) perché nella lista di cui sopra non compare Monica Bellucci.

chiavica

Dicevamo?

Ah, sì… la Bellucci…

E’ italiana nel senso che ha conservato il passaporto e che le piace molto recitare con l’accento di Città di Castello (ad esempio, in IO E NAPOLEONE).

Però non vedo come paragonarla alle attrici italiane. E’ una star internazionale e accludo come prova un (incompleto) elenco degli attori con cui è andata a lett ha lavorato in decine di film

  • H. Ledger
  • M. Damon
  • M. Freeman
  • G. Hackman
  • K. Reeves
  • P. Giamatti
  • J. Turturro
  • G. Depardieu
  • C. Deneuve
  • D. Auteuil
  • W. Harrelson
  • A. Molina
  • E. Cantonà (noto anche come calciatore)
  • N. Cage
  • R. De Niro
  • B. Willis

A chi la paragono? A Sophia Loren? (NO, MAI!!! Sono matto, ma non fino a questo punto)

Le metterò accanto (magari in autunno), in un apposito TORNEO DELLE CAGNE INTERNAZIONALI, star di oltre oceano quali

  • Veronica Ciccone (nota anche come Madonna)
  • Jessica Alba
  • Kristen Stewart
  • Lindsay Lohan
  • Rihanna (sì, è anche attrice)
  • e chi più ne ha più ne metta

Potìche, una gradevole commedia

In Francia si chiama potiche un vaso o una statuina che serve ad arredare un salotto.

Insomma, un soprammobile.

Indica anche una moglie sottomessa a un marito riccastro: diciamo una Veronica Lario coniugata Berlusconi.

Riuscite ad immaginare Veronica che prende il posto del marito, finito in clinica per un infarto (ha litigato con gli operai) e riesce a sostituirlo più che benissimo? NO, eh? Difatti queste cose succedono solo nei film.

E in questo film (che mia moglie e io abbiamo molto apprezzato) la moglie-potiche prende in mano la fabbrica e trova l’accordo con i sindacati. Aiutata dal sindaco comunista della cittadina, innamorato di lei (anche se la considera pur sempre “il nemico di classe”).

A sua volta il marito, dimesso dalla clinica, si vede detronizzato su tutti i piani e scatena una vera guerra per riprendersi il controllo della fabbrica.

Se proprio volete sapere come va a finire, ve lo rivelerò dopo il trailer.

Comunque la regia è ottima e meritano l’applauso sia F. Luchini (il marito) che G. Depardieu (il sindaco). Bella ma statica (per via del lifting?) la Deneuve.

CONCLUSIONE. La fabbrica torna al marito (spalleggiato dalla figlia ultraconservatrice), ma la moglie ha la sua rivincita: si candida alle elezioni e viene eletta Deputato, strappando il seggio proprio al sindaco. E naturalmente chiede il divorzio.

Nota: il film fa riferimento alle elezioni politiche del 1978. Furono elette molte donne, il PCF perse molti seggi e andarono fortissimo i Giscardiani (repubblicani europeisti).

Published in: on novembre 8, 2010 at 5:50 PM  Comments (10)  
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