Desiderio n°1 – Vorrei che venissero subito trasferiti in un pianeta lontano lontano (almeno un milione di anni luce) tutti gli scocciatori telefonici, tipo “buongiorno, sono Ermengarda e voglio farle sapere che la nostra compagnia pratica tariffe molto basse per la fornitura di acqua calda, gas, energia elettrica, bastoncini cotonati per la pulizia delle orecchie, cibo per gatti…” Detto trasferimento dovrebbe comprendere tutta la gerarchia aziendale, non solo i poveri sfigati che stanno all’apparecchio a rovinarsi la vista davanti a uno schermo; dovrebbero scomparire dalla nostra terra tutti i dirigenti del settore, i vicedirigenti, i sotto vicedirigenti, i controllori, gli ispettori, i capi servizio, i vice capi servizio ecc
Desiderio n°2 – In un altro pianetino, ugualmente lontano, siano trasferiti i non più duchi Harry e Meghan (si scrive così, vero?) e con loro tutti i giornalisti, fotografi, commentatori ed esegeti che di quei due si stanno occupando; già che ci sono vorrei tanto che finissero lì tutte/i coloro che nutrono affezione al decrepito istituto della monarchia, fino al punto di interessarsi ai problemi dinastici savoiardi, borbonici e austrotirolesi.
Desiderio n°3 – Altro giro, altro pianeta. Vorrei che in un pianeta ancora più lontano venisse trasferito tutto il circo sanremese: presentatori, presentatrici, cantanti, musicisti, clown e ballerine.
Nella misura del possibile siano trasferiti lì tutti quelli che attendendo ansiosamente l’inizio del festival passano il loro tempo a spaccare gli zebedei il capello in quattro su un testo scritto l’anno scorso da un rapper di cui non so il nome (più esattamente, non mi importa un fiko sekko saperlo).
Nessuna lampada è stata maltrattata… beh, per la verità l’ho strofinata con una certa energia.