Rotonda del Pane (nei pressi di San Juan de Puerto Rico in Persiceto). Tutti contro di me!
-Come fa a piacerti?
-E’ un cartone animato!
– Roba da 12enni…
Mah. Ammetto che non è un supercapolavoro. Ma, forse perché sto ritornando bambino, mi è piaciuto.
E non solo a me. In giro per il mondo ha incassato quasi un miliardo di dollari (15 milioni di euro solo in Italia). Qualche pregio deve avercelo. Ne propongo alcuni; se poi me ne vengono in mente altri, li aggiungerò.
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- L’ambientazione. Tutto si svolge nell’America di Al Capone, negli anni 20. Niente Hogwarts (citata brevemente, solo per dire che il protagonista era stato espulso per misteriosi motivi), ma i grattaceli e i vicoli di Manhattan tra il Greenwich Village e il Central Park. Scenario molto diverso dalla compassata e piovosa Inghilterra, ma la magia della Rowling funziona sempre.
- I costumi. Veramente belli (meritato l’oscar a Colleen Atwood)
- Gli attori. Colin Farrel è il freddo, enigmatico auror Graves (scopriremo solo alla fine quale è il suo vero nome); Eddie Redmayne è il magizoologo Scamander; Samantha Morton è la fanatica Mary Lou; Dan Fogler è il maldestro ma coraggioso Kowalski…
- vorrei concludere proprio con la storia d’amore (impossibile?) tra Kowalski e la bella strega Queenie; tra loro nasce un tenero qualcosa, ma Kowalski sa troppe cose sul mondo Magico e la sua memoria viene “modificata”; eppure nell’ultima scena (in pasticceria) i loro sguardi si incontrano… (credo che nel sequel la memoria tornerà)