e le italiane?

Che differenza c’è tra l’italiesco Paese dei Cachi e gli Stati Uniti? Forse che loro hanno Obama e noi Grillo?

Forse perché loro producono SCHINDLER’S LIST e noi, quando va bene, MASCHI CONTRO FEMMINE?

Forse è anche questione di attrici?

Ogni ragazzina americana studia recitazione a scuola e il sonetto 75 di Shakespeare non la mette in difficoltà, mentre se ci si mette una di qui… (guardate Ambra Angiolini in “VIVA L’ITALIA”, io non dico niente).

Forse io sono prevenuto. Comunque interrompo la gallery delle star anglosassoni (penso a Jodie Foster, a Judi Dench ecc) e colmo la lacuna.

Io elenco alfabeticamente una tredicina di nomi.

CIASCUN COMMENTATORE PUO’ INDICARE FINO A 3 PREFERENZE

  • Barbora Bobulova
  • Margherita Buy
  • Giuliana de Sio
  • Angela Finocchiaro
  • Valeria Golino
  • Sabrina Impacciatore
  • Marina Massironi
  • Mariangela Melato (è vero, appartiene alla generazione di Claudia Cardinale e di Monica Vitti… ma non me la sento di mandarla in pensione)
  • Giovanna Mezzogiorno
  • Laura Morante
  • Elena Sofia Ricci
  • Alba Rohrwacher
  • Stefania Sandrelli (vedi sopra… MI PIACE TROPPO)

HO SCORDATO QUALCUNA? Monica Bellucci o Nancy Brilli non ce le vogliamo mettere? Aggiungetele voi, silvùplé.

Questo è un blog molto democratico.listmaschi

Totò, Peppino, Monica… dove siete?

Continua il successo (botteghinesco) di BENVENUTI AL NORD.

Si avvia al traguardo dei 4 milioni di spettatori e dei 30milioni di incasso.

E’ vero che chi si accontenta gode, ma ci si deve accontentare di una commediola che, tolta la brillante interpretazione di Angela Finocchiaro, si riduce a una serie di gag insipide sulle differenze tra meridionali e milanesi?

Sono incontentabile?

Se fate i bravi, dopo vi allego la famosa scena di Totò davanti al duomo di Milano. Fu girata quasi improvvisando. Senza ripeterla neanche una volta per risparmiare. Fate un confronto, se volete.

Già che parliamo di commedia, voglio ricordare un buon esempio del 1978.

Mettete insieme Steno, la grande Monica Vitti, Enrico Maria Salerno e Johnny Dorelli: AMORI MIEI, un piccolo capolavoro di umorismo e di eleganza verbale (neanche una parolaccia!), ben scritto (da Iaia Fiastri) e ben recitato.

Volete conoscere la TRAMA? Ve la sintetizzo. Annalisa è bigama (anzi, biandrica): riesce a sposare due uomini diversi (uno a Roma, uno a Milano) e a renderli entrambi felici (l’uno all’insaputa dell’altro). Rimane incinta, ma alla fine tutto finisce bene.

Concludo il post pubblicando la motivazione con cui la giuria del PREMIO CHIAVICA 2012 ha attribuito il detto premio a L’ultimodeitemplari.

“Con mirabile sprezzo del buon senso e sfidando il ridicolo a ogni inquadratura, l’Opera compie un vero MIRACOLO, riuscendo a disgustare contemporaneamente gli Adoratori di Satana (che qui somiglia a Michael Jackson), gli studiosi di Medievistica e i fan di Carl Theodor Dreyer”

Allego alcuni giudizi

  • “una cazzatona-ona-ona-ona-ona” (Stefano Disegni)
  • “film adatto a quelli che scrivono sms durante i dialoghi” (Filippo)
  • “mi si sono rivoltati i popcorn nel bicchiere” (Ciciarampa)
  • “micidiale polpettone” (Robi Mani)
  • “nella vita si possono fare tante cose oltre l’attore…” (Pinolancia)
  • “Quello che ha fatto il patto col diavolo è stato N. Cage: SATANA, se mi farai diventare un attore famoso ti prometto che interpreterò solo film con sceneggiature illogiche, assurde, improponibili anche a un bambino di 10 anni. LO GIURO!” (Sandokan 61)

Benvenuti al sud e “porca trota!”

Avevo visto questo film (di Luca Miniero, napoletano) una settimana fa.

Non mi era sembrato un granché. Ma mercoledì sera l’ho rivisto (da solo, per “leggerlo” meglio) soprattutto per capire i motivi del suo innegabile successo.

In 17 giorni di programmazione oltre 2.800.000 spettatori.

E’ il film italiano più visto di quest’anno. Neanche il verdonesco IO, LORO E LARA ha fatto meglio.

Riassumo la TRAMA. Un pirlotto lumbard (Claudio Bisio) si è finto disabile per far carriera. Mandato in punizione a sud di Salerno si scontra fin dalla prima sera con un modo di vivere totalmente diverso.

Come andrà a finire? Ve lo dirò (se proprio non lo intuite) dopo il video.

Prima però qualche parola sugli interpreti. Bisio è sempre simpatico e qui ha anche il merito di NON STRAFARE (anche se è al centro della scena dal primo all’ultimo minuto); Angela Finocchiaro (l’ansiosissima moglie del Pirlotto) migliora con gli anni come il vino buono; Alessandro Siani (il postino mammone, che a 35 anni vive ancora con mammà) ha la “maschera del filosofo” e, in quanto tale, pronuncia la massima “quando un forestiero viene al Sud piange due volte, quando arriva e quando parte”.

Va a finire che il pirlotto non solo si integra perfettamente con gli amici “terruncielli”, ma risolve con i suoi consigli i problemi sentimentali del postino filosofo.

TROPPO BELLO PER SEMBRARE VERO e questo è il limite di un film che celebra a modo suo l’Unità d’Italia.

Sarebbe bello che fosse così, che le ronde padane somigliassero alle allegre “Rondinelle” guidate dalla Finocchiaro e che l’Accademia del Gorgonzola apprezzasse la mozzarellona di Battipaglia.

Ultima domanda, a proposito della Lega nord: l’imprecazione PORCA TROTA del protagonista (scacazzato da un piccione milanese) è un’allusione al Bossijunior?