Come fu che mi trovai a mangiare salumi e crescentine con i fratelli Lumière; i quali mi dissero che gli Oscar quest’anno saranno assegnati a…

Ci sono pochi luoghi che mi riconciliano con la vita come Titì (trattoria in località Gesso, near Bologna) e le sue crescentine.
crescent
Però viene sete. E non alludo all’acqua…
sorb
Insomma, come la è e come non la è, mi accorsi che nel tavolo accanto al nostro c’erano Auguste e Louis.

Auguste: -Ti ricordi che mi avevi chiesto, l’ultima volta che ci siamo visti, come mai gli italieschi sono meno originali dei franciosi? Beh, il fatto è che a noi piace davvero cambiare; a voi no. Noi facciamo le rivoluzioni, voi cambiate tutto perché nulla cambi…-

Io: -Come dice il nostro Tomasi di Siracusa…-

Louis: -Ecco, lui! Noi abbiamo avuto Robespierre, voi Badoglio che proclamò “la guerra continua!” mentre già trattava col nemico…-

Auguste: -Per non parlare di un certo Andreotti, famosissimo da noi per il suo “il potere logora chi non ce l’ha”!-

Io: -Andreotti? Ha un emulo fiorentino; si chiama Renzo Mattei (mi pare) e ha idee molto precise sul potere! Ora, cambiando leggermente discorso, vorrei chiedervi un favore…-

Louis: -Prego?-

Io: -Potreste dirmi… chi si porterà a casa le statuette dello zio Oscar domani sera?-

Auguste: -Bien sur, mon fils! Noi viviamo nell’eternità e quindi conosciamo perfettamente il futuro! Scrivi…

  • film REVENANT
  • regia INARRITU
  • sceneggiatura originale SPOTLIGHT
  • sceneggiatura non originale LA GRANDE SCOMMESSA
  • film in lingua foresta IL FIGLIO DI SAUL
  • attrice protagonista B. LARSON
  • attore protagonista L. DI CAPRIO
  • attrice non prot A. VIKANDER
  • attore non prot T. HARDY
  • cartoon INSIDE OUT
  • colonna sonora E. MORRI

A quel punto intervenne mia moglie. Già non era contenta di sentirmi dialogare col gatto della trattoria. Poi, disapprovando che scrivessi sul tovagliolo con un dito intinto nel lambrusco, mi invitò a riportarla a casa.

Peccato. Mi sarebbe piaciuto sapere chi era quel Morri che avrebbe vinto l’oscar.

Published in: on febbraio 28, 2016 at 9:46 am  Comments (1)  
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perché R. Gere sì e io no? (mi ha chiesto Toni Servillo, best italian movie actor of the year)

Mi ha telefonato Toni.

LUI: -Ho saputo che mi avete giudicato il miglior attore italiano, cosa che ovviamente mi fa molto piacere. Grazie!

IO: Devi ringraziare chi ti ha votato (Monica, BlaBla, ceciliacondello, Cherì, Beatrix Kiddo e Anna Nihil) alla cui opinione volentieri mi associo…

LUI: Grazie ancora. Però mi devi spiegare perché ti sei divertito ad attribuire al collega americano RG trame balorde e grottesche. E a me no? Ti sembro troppo serio per queste cose?

IO: Aspettavo che passasse il rituale mese dei miei minisondaggi. Ma ora rimedio subito. Ti propongo 3 vaccate invereconde (sperando che ti piacciano) poi elencherò i tuoi film veri e chiederò a chi passa da queste parti di scegliere quale tua interpretazione sia la migliore, anzi la migliorissima.

LUI: Comincia pure.

IO: Prima Vaccata. Garibaldi a Caprera medita sui deludenti frutti dell’unità italiana. Con l’aiuto di una macchinadeltempo (o di Mefistofele, vedi tu) torna al 1860 e (in compagnia del Capitano Nemo, Sandokan, Robin Hood e relative ciurme) conquista il principato di Monaco e ne fa la base delle sue piratesche imprese, deviando la storia e sovvertendo il capitalismo europeo. Titolo provvisorio: GARIBALDI FU FERITO?

LUI: E’ davvero un’invereconda vaccata. Ho interpretato Mazzini (è più nelle mie corde) ma non mi ritrovo con il poncio. Raccòntane un’altra…

IO: Vaccata n° 2. 1978. Un vecchio partigiano potrebbe diventare Presidente, ma si rammarica di aver ucciso Mussolini senza processo. Arriva un suo vecchio compagno: “non perdere tempo con i ricordi; e poi sappi che l’ho ucciso io; ho sparato col mitra da un vicolo laterale, un attimo prima di te; adesso torna in aula e fatti eleggere” Titolo provvisorio: THE MAN WHO SHOT BENITO MUSSOLINI

LUI: Questa è ancora più invereconda, ma mi piace. Mi piacerebbe la parte che aveva John Wayne (mentre il James Stewart della situazione potrebbe essere Herlitzka). Però ci sono molti errori storici…

IO: E ti sembra un problema? I popcorn eaters sanno a malapena chi era Mussolini…

LUI: Sentiamo la terza vaccata.

IO: Sarà un supercolosso in 3D. Titolo provvisorio: L’ULTIMO VAMPIRO.

LUI: Ancora vampiri??? Ma che palle!!!! E poi, con l’aria che tira, chi ce li ha i soldi per il 3D?

IO: Vabbé, faremo 2D e mezzo. Trama. Tu sei l’ultimo ecc e dormi placidamente da migliaia di anni sotto la piramide di Cheope, dove ti sveglia l’archeologa Scarlett Johansson…

LUI: Non è il mio tipo. Non potrei riavere la Ferilli?

IO: Ci vuole una gnocca internazionale. E poi la Ferilli è troppo impegnata a vendere divani. Insomma, lei ti sveglia dicendoti che gli alieni stanno sterminando l’umanità e tu sei l’unica speranza: non ti possono uccidere perché sei già morto. Tu in cambio chiedi il titolo di Commendatore, il rango di supereroe e una poltroncina nella tribuna vip del Napoli Calcio. Conclusa la trattativa ti scateni, anche perché ti accorgi che gli alieni hanno un sangue al sapore di lampone…

La linea è caduta (credo che il mio progetto non gli piacesse). Peccato: stavo per proporre PAPA FRANCESCO CONTRO GLI ZOMBI e GRAND MARCIANISE HOTEL.

Per farmi perdonare metto un paio di foto. Poi elencherò le principali interpretazioni di Servillo, chiedendovi quale più vi piacque.andreottijep

In MORTE DI UN MATEMATICO NAPOLETANO (1992), TS è Pietro.

In L’UOMO IN PIU’ (2001), TS è Tony Pisapia.

In LUNA ROSSA (2001), TS è Amerigo.

In LE CONSEGUENZE DELL’AMORE (2004), TS è Titta Di Girolamo.

In LA RAGAZZA DEL LAGO (2007), TS è Giovanni Sanzio.

In GOMORRA (2008), TS è l’affarista Franco.

In IL DIVO (2008), TS è Andreotti.

In GORBACIOF (2010), TS è Gorbaciòf (mica quello russo…).

In NOI CREDEVAMO (2010), TS è Mazzini.

In UNA VITA TRANQUILLA (2010), TS è Antonio De Martino.

In IL GOIELLINO (2010), TS è il ragioner Botta (nome fittizio, dietro il quale… beh, lo sappiamo tutti)

In E’ STATO IL FIGLIO (2012), TS è Nicola Ciraulo.

In BELLA ADDORMENTATA (2012), TS è il senatore Beffardi.

In VIVA LA LIBERTA’ (2013), TS ha due ruoli: è il segretario del PD e il suo stravagante gemello.

In LA GRANDE BELLEZZA (2013), TS è Jep Gambardella.

Published in: on giugno 6, 2014 at 12:03 PM  Comments (2)  
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IL BLOGGER, UNA SPECIE IN VIA DI ESTINZIONE? (ma prima espongo qualche dato sui migliori film della storia)

Sono molto riconoscente a Gegio per il suo lavoro. Combinando autorevoli punteggi (IMDB, Filmtv, Mereghetti, Morandini) dei film da Buster Keaton al 2010, ha ottenuto una classifica veramente condivisibile sui film migliori della storia.

Sono sempre opinabili queste classifiche, si capisce. Ma nei primissimi posti vedo Kurosawa, Chaplin, Billy Wilder, De Sica, Scorsese, Coppola, Hitchcock e Bergman. Se vai sul classico, non puoi sbagliare.

Noto (e mi fa molto piacere) che nei primi 28 posti ci sono 21 film in BN

  • I sette samurai
  • Tempi moderni
  • Luci della città
  • Viale del tramonto
  • Quarto potere
  • L’appartamento (1960)
  • Ladri di biciclette (alla faccia di Andreotti, a cui non piaceva)
  • La febbre dell’oro
  • Il posto delle fragole
  • L’infernale Quinlan
  • La dolce vita

e così via. Quelli a colori sono solo 7 e li metto in fondo.

Tornerò sull’argomento.

Anche perché voglio dare il mio apporto, proponendo i migliori del periodo successivo (2011-2013)

Cambiamo discorso.

La forma d’arte tipica del XIX secolo è stata L’OPERA LIRICA

Nel XX secolo è stato il CINEMA

Quale sarà la forma d’arte del XXI?

Credo che non sarà il blog, almeno nelle sue forme attuali. La blogsfera si è espansa negli anni zero (2000-2010) e adesso sta lentamente afflosciandosi.

Molti hanno smesso, altri hanno ridotto notevolmente la loro attività.

Ora va di moda TUITTARE. Non nego il fascino dei tweet: 140 caratteri costringono all’essenzialità, alla battuta fulminante…

Però ti costringono a stare sempre attaccato al pc. Perché se ti replicano in molti (se non ti fila nessuno il problema non si pone) devi stare in campana.

Non fa per me. Sono troppo pigro… e in questa stagione più che mai. Accendo il pc solo la sera tardi e mi viene sonno subito. Qualche volta però mi scappa di postare e scrivo qualcosa (mai più di 500 parole).

Oggi mi fermo qui e rinvio a data da destinarsi la risposta all’amletico dubbio: TWITTARE O NON TWITTARE?

Sarà il tweet la forma d’arte del secolo? O sarà il sacchetto di plastica del supermercato?

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