Non solo Montalbano (speravo proprio che il momento di ripubblicare questo post non sarebbe mai arrivato)

La fama è giunta col commissario di Vigata, ma Andrea Camilleri ha scritto tante pagine veramente brillanti.

Segnalo, a chi non li conosce, un racconto (IL GIUDICE SURRA) e un romanzo breve (L’INTERMITTENZA) che mi hanno tenuto compagnia in un pomeriggio piovoso sull’altipiano.

Cominciamo dal racconto (35 pagine) contenuto in GIUDICI, Einaudi edit.

Chi è Surra, giudice torinese (di origine sarda) che si ritrova nella Sicilia del 1861 a ristabilire la legalità dopo l’unificazione italiana?

E’ un ingenuo, che non conosce i rituali mafiosi (gli mandano una testa d’agnello mozzata e lui non batte ciglio, non sapendo cosa rischia) e quasi senza accorgersene sconfigge la malavita?

O è un eroe, capace di sfidare la morte e di sottrarsi alla corruzione e alle connivenze dei politici (non perdetevi il colloquio col sibillino sen. Midullà)?

La VOX POPULI propende per la seconda ipotesi: “pari un omo da nenti, ma devi aviri cabasisi di acciaro timpirato!”

(occorre spiegare che i CABASISI non sono i datteri?)
insomm
Nel romanzo L’INTERMITTENZA (Mondadori ed.) la Sicilia non c’è. Tutto si svolge tra Milano, Roma e Capri, in un intreccio di affari, politica e corna.

Mauro de Blasi, il protagonista, è uno squaletto che sale sempre più in alto.

Soltanto le due ultime parole dell’ultima riga sciolgono tutti i nodi con un raggelante predicato verbale.camilleri

Non è un romanzo perfetto, ma l’ho letto provando un autentico piacere. Anche per le poesie d’amore (da Ungaretti a D’Annunzio e a Neruda) che vengono frequentemente citate.

Ferragosto in città – letture pomeridiane

Proseguo col mio manuale di sopravvivenza dedicando qualche riga al pomeriggio.

Sono le ore meno adatte a uscire, ovvio.
cald
Per cui o vi fate un sonno o vi dedicate alla musica e alla lettura (magari associate: si può leggere con un sottofondo sonoro).

Che c’è da leggere?

  • dell’ultimo romanzo di Camilleri ho già parlato qui
  • del romanzo di Albinati ho parlato qui
  • parlerò di L’UOMO DI SUPERFICIE (di V. Andreoli) quando l’avrò finito
  • mi hanno consigliato RESTA ANCHE DOMANI (di G. Forman); ho visto il film che ne hanno tratto (non entusiasmante); forse lo comprerò
  • e chi più ne ha più ne legga…

POST SCRIPTUM: è proprio vero che sono rimasti quasi tutti; anche quell’antipatico del mio dirimpettaio, che sostiene di non voler perdere neanche una gara dei Giochi Olimpici… sa di pretesto e comunque dedicherò alle Olimpiadi il prossimo post.

Published in: on agosto 8, 2016 at 12:56 PM  Comments (3)  
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Parto per la montagna, con 4 libri nella valigia

L’Altipiano mi aspetta con il suo clima fresco e piovoso.

Benedetto sia il fresco, dopo quest’afa cittadina. Ma la pioggia ha i suoi inconvenienti, primo tra i quali il dover passare molte ore in albergo.

Nelle quali ore leggerò e rileggerò

  • STILL ALICE (di Lisa Genova) – Ho visto il film (oscar a J. Moore). Ora valuterò il romanzo della neuropsichiatra americana L. Genova. Lo so che bisognerebbe fare l’inverso, ma stavolta va così… Gli amici ridacchiano: “quanto interesse per l’Alzheimer!”
  • IL GIRO DI VITE (di Henry James) – L’avevo letto con una certa fretta al liceo Righi (anni, ahimè, lontanissimi) su suggerimento della prof. Marongiu. Allora formulai l’ipotesi che tutta la storia fosse un parto della mente di Miss Giddens (o no?). Adesso che dispongo di tanto tempo lo voglio centellinare.
  • LA RELAZIONE (di Andrea Camilleri) – Camilleri non è un mostro di simpatia, ma scrive veramente bene. Non mi ha mai deluso.
  • NUMERO ZERO (di Umberto Eco) – Non ne ho sentito parlar bene. Alcuni dicono che Umbertone ha perso la vena narrativa, altri sostengono che non l’ha mai avuta (essendo molto più abile come saggista). Io userò la mia testa: leggerò e recensirò.

alice
james
cameco

Published in: on luglio 8, 2015 at 9:08 am  Lascia un commento  
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Qui si parla di Giovanna Mezzogiorno. Prima però (o forse dopo) devo dire qualcosa di me

Avendo ricevuto una nominescion per il premio UNIA (che non ho capito bene cosa voglia dire: forse UNITED NATIONS IGNORANT AWARD?), devo rispondere a 7 domande sull’argomento LIBRI.

Per un bibliofilo come me è un invito a nozze.

Ma prima do la parola a Giovanna Mezzogiorno, un’attrice che apprezzo molto molto molto.

“Ringrazio tutti quelli che mi hanno votata (per la precisione, Irene D M, BeatrixKiddo, Sam, Ceciliacondello, Sailor Fede e lilian) e ricordo che c’è tempo fino al 31 Silvestro prossimo per votare ancora.

Ora elenco i miei film che il Bibliofilo ricorda di aver visto (è un po’ rincoglionito e forse qualcuno l’ha dimenticato)

  • IL VIAGGIO DELLA SPOSA (1997; mi chiamo Porzia e imparo a vivere da uno stalliere -interpretato da Sergio Rubini, pure regista- rozzo ma onesto e dotato di molto buon senso; è il mio esordio sul grande schermo e me la cavo bene) 
  • UN UOMO PERBENE (1999; mi chiamo Silvia e sono la figlia di Enzo Tortora, interpretato da Michele Placido)
  • L’ULTIMO BACIO (2001; mi chiamo Giulia; un fetentone -interpretato da Stefano Accorsi- mi ha messa incinta e mi tradisce pure; alla fine lo sposo; farò bene?)
  • LA BESTIA NEL CUORE (2005; mi chiamo Sabina e, durante la gravidanza, mi visitano incubi spaventosi; mio fratello -interpretato da Luigi Lo Cascio- mi aiuta a ricordare un terribile passato)
  • LEZIONI DI VOLO (2005; mi chiamo Chiara e lavoro come ginecologa in India; ho una storia con un giovane romano, interpretato da Andrea Miglio Risi, figlio e nipote d’arte)
  • VINCERE (2009; mi chiamo Ida Dalser e mi sono innamorata di Mussolini; quel grandissimo bastardo non solo mi ha piantata con un figlio ma mi ha fatto rinchiudere in manicomio)
  • BASILICATA COAST TO COAST (2011; mi chiamo Tropea e lavoro per un settimanale di provincia; seguo quattro scannazzati dal Tirreno allo Ionio; dovete sentirmi gridare “AZIONE!!!!” quando li filmo)

Dopo le immagini (sono venuta bene?) potrete leggere le risposte del bibliofilo a domande bibliofile.”

giovagiovgiovanna

  1. Qual è il primo libro che hai letto in assoluto? Ricordo l’impressione che mi fece TOM SAWYER. Era un’edizione ridotta (ero alle elementari) dell’editore Boschi
  2. Hai mai fatto un sogno ispirato a un libro che hai letto? No, mai. Le parole fanno ragionare, emozionare e fantasticare… ma per suscitare sogni o incubi le immagini dei film non hanno rivali (“la guerra dei mondi” del 1953 ha agitato molte mie notti)
  3. Qual è la prima cosa che ti colpisce in un libro: la copertina, la trama o il titolo? Confesso che IL TITOLO ha spesso influenzato le mie scelte. JACK FRUSCIANTE ecc, VA DOVE TI PORTA ecc, I PILASTRI DELLA TERRA…
  4. Ti è mai capitato di piangere per la morte di un personaggio? La sorte amara del domatore di cavalli Ettore mi ha commosso fino alle lacrime (avrò avuto 9 anni quando mi capitò in mano una parafrasi dell’Iliade).
  5. Qual è il tuo genere preferito? La mistery-story (da noi si chiamano “gialli”) da E. A. POE a CAMILLERI passando per A. CHRISTIE e SIMENON.
  6. Hai mai incontrato uno scrittore? Dovrei cominciare da BENNI (era nella classe accanto alla mia alle medie “Guinizelli”); a parte lui, incontri ufficiali (stretta di mano, dedica autografa ecc) ne ho avuti molti. Cito soltanto GIORGIO GABER (perché quella faccia? non scriveva le sue canzoni e i suoi monologhi?) e PAOLA MASTROCOLA.
  7. Posta un’immagine che rappresenta per te la lettura. LA STORIA INFINITA è l’esempio perfetto del libro INTERATTIVO, nel senso che chi legge BENE una storia ne diventa co-autore…