SVOLGIMENTO. Quest’anno ho (finora) visto solo 3 film veramente belli.
Eccoli (in ordine antialfabetico):
- THE WOLF OF WALL STREET
- THE GRAND BUDAPEST HOTEL
- AMERICAN HUSTLE
Mhhh… troppo corto. Devo riempire almeno una colonna. Sennò chi la sente la prof?
Ricomincio.
GRAND BUDAPEST HOTEL (di W. Anderson) è candidato ai Goldenpremi nelle categorie miglior film (settore commedia), miglior regista, miglior sceneggiatura, miglior attore protagonista.
Prima domanda: GBH è una commedia? Come tale è stata catalogata, nonostante
- alla fine è faticoso contare i cadaveri; certo, in AMLETO ce ne sono di più, contando Rosencrantz e Guildenstern, ma Amleto non è una commedia
- a parte il superlavoro per i becchini, si respira (fin dal prologo) un’atmosfera molto triste… un mondo elegante che è tramontato e non tornerà più
Seconda domanda: ha ancora un senso distinguere i film in commedie e drammi?
Forse la sola utilità di questa distinzione è che i Goldengiurati possono distribuire più premi.
Adesso che ci penso, anche gli altri film sopraelencati sono difficili da classificare:
AMERICANecc è una storia di truffe e di gente sovraeccitata: non muore nessuno, ma scorrono molte lacrime.
Direi che era molto più “commedia” LA STANGATA (1973), dove i cadaveri non mancavano, ma c’erano un brio e una leggerezza indimenticabili.
Commedia THE WOLFeccetera?
Anche in questo film (il migliore dei 3, secondo me) i toni leggeri si mescolano a quelli cupi.
Mymovies se la cava definendolo “biografico”
Ecco, mettiamola così: rispecchia la vita, che è un pastrocchio dove la tragedia e la brutalità convivono con la farsa e il grottesco, dove F. Schettino (con tutti i morti che ha sulla coscienza) venne invitato a parlare all’università, dove la Santanché poggiò il suo deretano sui banchi del Governo e i morti da amianto gridano vendetta al Cielo.