Ripubblico (sintetizzando) un post dell’anno scorso.
Voglio dire qualcosa su quello che ricordo di quei giorni.
- Aldo Moro e in generale la Democrazia Cristiana non erano molto popolari in Italia; e soprattutto a Bologna. C’era stata una campagna molto accesa sul referendum del 1974 e, nel 1977, la morte di Francesco Lorusso. Niente di strano che, in un primo momento, la notizia del rapimento di Moro fosse accolta con applausi in molte università. Con queste orecchie ho sentito uno studente dire “spero che lo rimandino a casa, ma pieno di sterco!” Se questa mia testimonianza non vi basta troverete una scena molto simile nel romanzo autobiografico IL DESIDERIO DI ESSERE COME TUTTI di Francesco Piccolo.
- Col passare dei giorni, però, la compassione verso Moro cresceva. Per non parlare dei 5 agenti di scorta. Quando poi la Via Crucis si concluse il 9 maggio molti, nel popolo della sinistra, si chiesero siamo sicuri di essere dalla parte giusta? l’eliminazione fisica dei nemici non ci mette sullo stesso piano dei fascisti che uccisero Matteotti, don Minzoni, Amendola?
- Alle elezioni amministrative del giugno successivo si registrò un cospicuo aumento dei voti alla DC. Giugno 1979: il PCI perse il 4% alla Camera e il 2,9% al Senato (allora si votava a 18 anni per la Camera, a 25 per il Senato: era evidente che molti giovani stavano voltando le spalle all’estremismo).
- Le BR non esistono più. Si può ipotizzare che la scia di sangue che avevano lasciato abbia giovato soprattutto alle destre? Al decennio craxiano? All’edonismo berlusconiano? E adesso chi c’è a Palazzo Chigi?
Questa foto fu scattata dai giornalisti dell’UNITA’ e pubblicata in prima pagina.
Era un omaggio alla figura di Aldo Moro. Forse si rendevano conto che quell’uomo avrebbe potuto essere il loro miglior amico. Ma quei sanguinari fanatici lo avevano impedito.