IL COLONNELLO CHABERT, romanzo e film (con una breve digressione sull’anticlericalismo dei romagnoli)

Balzac scrisse questo romanzo breve nel 1832. Recentemente ne hanno tratto una bella versione cinematografica con G. Depardieu (il protagonista), F. Ardant (la ex-moglie) e F. Luchini (l’avvocato Derville)

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TRAMA ESSENZIALE.

Era creduto morto. Hyacinthe Chabert, colonnello nell’armata napoleonica, ferito nella battaglia di Eylau, era tornato a Parigi dopo anni di ospedali militari e di manicomi. Sua moglie aveva ottenuto una sentenza di morte presunta e si era risposata con un conte. Per effetto della sentenza aveva ereditato le ingenti ricchezze di Chabert e ora si rifiutava di riconoscerlo. Si va per tribunali.

L’avvocato Derville è convinto di trovarsi davanti al vero Chabert e cerca di aiutarlo. Ma non ti illudere, amico mio, ora che sono tornati i Borboni il tuo vantarti di aver combattuto per Napoleone non deporrà a tuo favore.

Non vi racconto come a finire. Ho promesso a me stesso di non spoilerare più.

Ma lasciate che riporti qui le parole di Derville, disgustato dalle ingiustizie di cui è quotidianamente testimone.

“Ho visto bruciare testamenti durante l’agonia di un padre, ho visto madri diseredare i propri figli legittimi a favore dei figli dell’adulterio, ho visto mogli far impazzire i mariti per farli interdire e poter vivere tranquillamente con i loro amanti, ho visto dispute orribili su cadaveri ancora caldi…”

Visto che si è parlato di testamenti concludo sul tema dell’anticlericalismo. Girando per l’Italia mi hanno chiesto più volte se in Emilia-Romagna siamo mangiapreti per via del governo clericale che da noi è durato 1000 anni circa.

Mah…

Se la causa fosse questa non si spiegherebbe l’anticlericalismo di regioni come la Toscana e la Liguria che non hanno mai goduto del governo dei preti.

Avanzo un’altra ipotesi.

Riuscite a immaginare le scene di giubilo di chi, aprendo il testamento del nonno, si accorge che tutti i beni della buonanima vanno al convento X o alla parrocchia Y o al monastero Z?

Sono traumi che restano nella memoria della famiglia per omnia saecula saeculorum amen.
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Published in: on febbraio 11, 2023 at 11:01 PM  Comments (2)