IL NOSTRO GENERALE

Non vado matto per le serie televisive.

Forse perché sono interrotte dalla pubblicità? E questo, secondo me, le distingue dai film del BARLUME che non sopportano le interruzioni.
gener

Premesso ciò la serie dedicata a C.A. Dalla Chiesa mi è piaciuta molto.

Anche se non c’era incertezza (lo sanno anche i sassi smemorati cosa fece e come morì il Generale) c’era il pathos, ovvero la capacità di suscitare intense emozioni.

Bravissimo Castellitto. In confronto alla sua interpretazione quella di Lino Ventura (nel film CENTO GIORNI A PALERMO) appare fredda, legnosa.

Molto espressivi i “ragazzi del generale”: Antonio Folletto, Flavio Furno, Viola Sartoretto, Alessio Praticò, Romano Reggiani, Andrea Di Maria e mi scuso con quelli che ho dimenticato.

A schermo spento resta molto da pensare. Davvero Andreotti era implicato? Totò Riina era solo l’esecutore dei suoi ordini? Perché Dalla Chiesa fu nominato prefetto? Promoveatur ut morietur?

Perché la mafia è così forte?

Non saremo tanto ingenui da pensare che l’arresto di Messina Denaro concluda la lotta?

Morto un boss se ne fa un altro…

Published in: on gennaio 18, 2023 at 4:55 PM  Comments (3)  

The URI to TrackBack this entry is: https://ilbibliofilo.wordpress.com/2023/01/18/trionfo/trackback/

RSS feed for comments on this post.

3 commentiLascia un commento

  1. Certo che non conclude la lotta alla mafia, per una serie di motivi. Secondo me, uno è che, almeno finché vivrà la generazione dei Messina Denaro e forse anche quella dopo, la mafia è radicata nel pensiero e nell’economia della Sicilia e non solo. C’è solo da sperare nei giovani.

    Piace a 1 persona

    • Dici bene. Ci vorranno almeno 2 generazioni perché la maggior parte degli italiani (non solo siciliani) scelga la via dell’onestà a quella del “voglio riempirmi la pancia e fare carriera CON QUALSIASI MEZZO”

      Piace a 1 persona

  2. Il primo motore della mafia è il sottosviluppo della società, a partire dall’accesso al lavoro. La richiesta di “servizi” di ripiego (e illegali) come l’uso di droga e il salto della concorrenza fisiologica, seguono.
    Non può non colpire la persistenza della “questione meridionale”.
    Delinquenti abili e organizzati forniscono scorciatoie a clienti di pochi scrupoli.

    Piace a 1 persona


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: