A teatro si può star male per molti motivi:
- perché le sedie sono scomode
- per la noia (vedi alla voce Marivaux)
- per il troppo ridere (vedi alla voce Giacobazzi)
Nello spettacolo a cui abbiamo assistito l’altra sera c’era davvero chi non riusciva a respirare dal troppo ridere. Meno male che sul palco c’erano anche degli ospiti (G. Cacioppo, F.Trentalance e altri) che facevano ridere molto meno e così salvavano gli spettatori dal rischio dell’asfissia.
Per motivi di spazio non citerò il repertorio classico di Giacobazzi (che poi si trova facilmente su internet): la tragicomica fine degli umarells davanti ai cantieri, gli articoli su Men’s Health su “come farla impazzire”, la quasi impossibilità di aprire i sacchetti di plastica al supermarket ecc.
Mi limito stavolta a raccontare la novità di questa stagione.
Si apre il sipario. Sul palcoscenico una dozzina di tavoli. “Ci sono ancora posti liberi! Chi vuol salire?”
Mia moglie e io eravamo tentati. Abbiamo rinunciato e abbiamo fatto malissimo perché a metà spettacolo c’è stata una vera spaghettata (e circolavano anche fiaschi che, a quanto mi è stato riferito, non erano niente male).
Morale della favola: non essere mai timidi! poi si pèrdono delle buone occasioni!!!