Era molto che non vedevo Sanremo. Ricordo che l’ultima volta si discuteva sulle possibilità di Bartali di vincere il Tour.
Comunque mi sono addormentato quasi subito, dopo che gli artigiani romagnoli avevano fatto salire un gatto tigrato sul loro sofà, che un bimbo aveva gironzolato a bordo di una nave sotto un cielo meravigliosamente azzurro e in un mare liscio come l’olio (chiedete se si è divertito a chi è andato in crociera col mare mosso) e auto luccicanti avevano percorso strade assolutamente vuote (a me non succede mai!)
Insomma ho chiuso gli occhi e ho sognato di trovarmi in un universo parallelo.
In questo universo c’era, ovviamente, un festival parallelo della canzone. Questi i brani in programma:
- di Greta Thunberg SKOLSTREJK FOR KLIMATET; canta Greta Thunberg
- di Titti MI E’ SEMBLATO DI VEDERE UN GATTO; canta Titti il Canarino
- di Nitro, Glicerina e Dinamite BUM!!!; canta Alfred Nobel
- di Shakespeare, Othello e Jago NON TI HO TRADITO; canta Desdemona
- di Rousseau, Voltaire, Marat, Robespierre BRIOCHES; canta Maria Antonietta
- di Platone, Senofonte, Trasillo, Erasinide, CICUTA; canta Socrate
- di Savoia, Cavour e Ninobixio, QUI SI FA L’ITALIA; canta Giuseppe Garibaldi
- di Guicciardini, Soderini, Machiavelli, TU UCCIDI UN UOMO MORTO, canta Francesco Ferrucci
- di Titolivio, Svetonio, Curziorufo, Sallustio, ANCHE TU FIGLIO MIO; canta Giulio Cesare
- di Copernico, Cheplero e Bellarmino, EPPUR SI MUOVE; canta Galileo Galilei
- di Nenni, Saragat, De Martino, Tanassi, Brodolini, CONVERGENZE PARALLELE; canta Aldo Moro
- di Cappuccetto Rosso e Lanonna, CHE GRANDI OCCHI HAI; cantano i Fratelli Grimm
- di Kant, Fichte, Hegel, Feuerbach, Schopenhauer, CHISSA’, MAGARI DIO C’E’; canta Nietzsche (il titolo originale non era questo, ma c’era il copyright di Guccini)
- di Andreacosta, Bakunin e Di Vittorio, SCIOPERO; canta Maurizio Landini
- di Bassetti, Locatelli e Pregliasco, MASCHERINE; cantano i Green Pass
Il tuo universo parallelo con festival parallelo assomiglia al mio liceo. Solo “mascherina” è moderna. Non hai citato però “La stessa via” cantata da Mattarella.
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Hai colto nel segno, o Cesare!
Parte di quelle freddure risalgono ai tempi lontani del liceo.
Ci divertivamo con poco, non trovi? Però ci divertivamo… ad esempio con le “convergenze parallele” che andavano di moda negli anno 60 e diedero l’occasione al mitico prof. Pandiani di spiegarci le geometrie non-euclidee dove le parallele possono davvero convergere
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