La scomparsa di L. Banfi lascia un vuoto incolmabile nei nostri cuori.
La sua sfolgorante carriera ha illuminato mezzo secolo dello spettacolo italiano. Sui suoi innumerevoli film (ne citerò alcuni al termine di questo post brutto e cattivo) non occorre che mi dilunghi, tanto sono impressi nella nostra memoria.
Faccio solo notare che Lino, incarnando l’anima popolare del Paese, ha interpretato spesso personaggi ufficiali. Colonnello, commissario di polizia, preside, parlamentare, capo mafioso, patrimonio dell’umanità. Ma soprattutto ha impersonato la prestigiosa carica di ALLENATORE DI CALCIO.
Oltre al grande schermo Lino si è dedicato alle fiction RAI.
In particolare ha lasciato una traccia imperitura nella storia della nostra televisione col personaggio di Nonno Libero. Tale fu la sua popolarità da farlo definire il “nonno d’Italia”
Infine non è mai stata smentita la voce che nel conclave del 2013 il papa dimissionario Benedetto XVI lo avesse proposto come nuovo Pontefice. Lino Banfi avrebbe rifiutato solo per la sua profonda modestia e per il fatto che gli sarebbe toccato il nome di Benedetto XVII (numero che notoriamente porta male)
In conclusione, ci tengo a dire che ogni analogia con l’Apoteosi di R. Carrà è assolutamente voluta.
Grande… Lino Banfi!
Buon Pomeriggio.
Quarc
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Grandissimo!
Buon pomeriggio a te
Marco
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Quand’è che arriva “il meglio della nostra cultura”?
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Domanda più che giustificata.
Se rileggo i post degli ultimi anni mi rendo conto che gli ultimi romanzi VERAMENTE BELLI risalgono al 2019 (LA VITA BUGIARDA DEGLI ADULTI, …DIO PERDONA A TUTTI) e l’ultimo film italiano che mi è piaciuto è del 2016 (I PERFETTI SCONOSCIUTI). Naturalmente il cinema americano ogni tanto mi regala delle gioie autentiche.
Ad esempio NOMADLAND che qui ufficialmente proclamo best movie of the season (ci scriverò sopra un po’ più dettagliatamente, adesso che ho il dvd)
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