12 anni fa recensivo un film di Enzo Monteleone
E citavo la poesia di Rilke che una delle protagoniste porta sempre con sé.
La ripubblico oggi.
“Un giorno esisterà la fanciulla e la donna,
il cui nome non significherà più soltanto un contrapposto al maschile,
ma qualcosa per sé,
qualcosa per cui non si penserà a completamento e confine
ma solo a vita reale:
l’umanità femminile.
Questo progresso trasformerà l’esperienza dell’amore,
che ora è piena d’errore,
la muterà dal fondo
la riplasmerà in una relazione da essere umano a essere umano,
non più da maschio a femmina.
E questo più umano amore
somiglierà a quello che noi faticosamente prepariamo,
all’amore che in questo consiste:
che due solitudini si custodiscano,
delimitino e salutino a vicenda.”
P. S. Le due foto riguardano Lou Salomè e Rainer M. Rilke.
Che bello. Ho amato molto il film, non conoscevo la poesia. “che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda.” Stupendo. Peccato che la protagonista che amava i libri, che era la più sensibile, muoia suicida. Una scelta disperata, che la figlia continua a soffrire.
"Mi piace""Mi piace"