A Bologna può capitare di tutto.
Ad esempio se presiedi un seggio elettorale puoi trovarti davanti un bravo, anzi bravissimo attore.
Alludo a Franco Scandurra.
Ieri sera l’ho visto in un film del 1976, trasmesso da un benemerito canale chiamato RAI STORIA. Scandurra interpretava un anziano cardinale che favorisce l’elezione del nuovo papa (interpretato da Nino Manfredi).
Mi sono commosso a vederlo sullo schermo e mi sono ricordato di quella volta al seggio.
Dovete sapere che a Bologna, proprio accanto all’Arco del Meloncello, c’è da più di 100 anni la Casa di riposo Lydia Borelli per artisti e operatori del mondo dello spettacolo. Scandurra visse lì gli ultimi anni della sua lunga vita: nato nel 1911, morto nel 2003… fate voi il conto.
Se non fossi stato impegnato nelle operazioni del seggio lo avrei salutato come meritava. Ma quelli sono momenti delicati dove meno si parla meglio è (dimostrare simpatia per qualcuno può causare tensioni tra gli scrutatori, so di cosa parlo).
Perciò me ne sono stato zitto. Ora mi dispiace molto essere stato zitto.
Nelle successive elezioni, quelle del 2004 (quando fu eletto sindaco Cofferati), sul registro degli aventi diritto al voto il nome di Franco Scandurra non c’era più.
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