Patrizio Bianchi, nuovo ministro della Pubblica Istruzione, ha già fatto parlare di sé con la proposta di recuperare le molte ore di lezione perse in questi mesi prolungando il calendario scolastico fino al 30/6.
Spero che cambi idea. E spiego il perché.
Bianchi (mio conterraneo e quasi coetaneo) forse non è al corrente di cosa sia diventata la scuola negli ultimi decenni.
La scuola italiana, salvo lodevoli eccezioni, è un luogo (molto scomodo) dove vecchi che non sanno insegnare incontrano giovani a cui non interessa di sapere.
Infatti chi può sceglie (dopo aver ricevuto, in un modo o nell’altro, un pezzo di carta chiamato diploma) università straniere.
(perciò deve imparare bene l’inglese; c’è troppa gente che crede di parlare l’inglese perché sa dire startup, budget e business model)
E lei, signor Ministro, crede davvero che avremo una scuola migliore aumentando le ore di permanenza degli alunni negli edifici sopra descritti?
Magari ha ragione lei. Comunque, visto che stiamo cazzeggiando, una proposta ce l’ho anch’io.
Sia richiesto alle/agli insegnanti di giurare ponendo la mano destra sul Vocabolario Treccani secondo la seguente formula:
IO (nome e cognome) GIURO SOLENNEMENTE DI DANNEGGIARE IL MENO POSSIBILE LE ALUNNE E GLI ALUNNI CHE MI CAPITERANNO DAVANTI. SO HELP ME GOD.
(le ultime 4 parole possono essere sostituite, se l’insegnante lo desidera, con una laica invocazione degli spiriti magni di Benedetto Croce, Giovanni Spadolini e Tullio De Mauro; volendo si può aggiungere qualche ironia su Rosa Russo Iervolino e Maria Rosa Gelmini, indimenticabili ministre della Pubblica Ignoranza)
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