Incontrai Girolamo Savonarola all’uscita del negozio delle sfogline.
Ciao, Giro! (eravamo in confidenza) Cosa hai comprato di bello?
-Cosa dovrei comprare a Bologna? I tortellini, naturalmente!-
(fingendomi sorpreso) Sei venuto a Bologna a comprare i tortellini? Davvero ti piacciono i tortellini? Che fine hanno fatto le tue frementi invettive contro il consumismo che snatura il vero significato del Natale? Perché non riempi la tua borsa di pane secco?
-il pane secco dallo a tua sorella! Anche noi frati a Natale facciamo festa! Soprattutto in questi tempi amari, con le truppe di Carlo VIII alle porte della città!-
Ma la conversazione fu interrotta dall’arrivo dei birri (le Guardie di Città). Volevano sapere da Giro e da me cosa cazzo cosa diamine facessimo in giro in una zona arancione, violando le norme del Decreto del Bargello n°178 Mi F8 contro gli assembramenti dopo il tramonto del sole.
Io risposi prontamente che ero uno speziale e stavo recandomi a prestare lo mio ufficio presso il Conservatorio delle Donne Sole. Ma Girolamo ingenuamente ammise di appartenere al Convento di San Marco, sito in Firenze.
Fu arrestato e minacciato di morte!
Veniva da una città rossa con strisce arancione e non aveva alcun motivo di vestire di bianco e nero, come usano i Domenicani.
Dopo un breve processo fu posto davanti al dilemma:
- il rogo
- vestirsi da Babbo Natale.
-Piuttosto che partecipare a questa bischerata preferisco la morte!-
Fu accontentato. Era un uomo di carattere, il mio amico.