In questi giorni grami faccio fatica a comprare libri. Se vedi una libreria aperta non ti fidare: è un miraggio!
Nei supermerkati, quando va bene, c’è qualche striminzito scaffale (quasi solo per bambini) e manco male che dal mio edicolante (in via del Pratello) trovo ancora cose buone: una biografia di Mozart, Pif, Amos Oz…
E dagli scaffali di casa mi corrono incontro tanti vecchi amici.
Cominciamo con questi 3:
M. Malvaldi – LA CARTA PIU’ ALTA – Storia breve, raccontata benissimo. Avviso per i naviganti: nel film che ne hanno tratto il commissario Fusco è una bella donna, nel romanzo no. Ne ho parlato qui.
P. Mastrocola – UNA BARCA NEL BOSCO – Romanzo dolce-amaro. Più amaro che dolce, se non fosse per l’ultimo capitolo dove il protagonista prova qualche gioia. Ne ho parlato qui.
A. Paasilinna – PICCOLI SUICIDI TRA AMICI -Non fatevi ingannare dal titolo: è un romanzo divertentissimo e nessun socio della Libera Associazione Morituri Anonimi darà lavoro al becchino. Anzi molti troveranno l’amore, come ho descritto qui.
A questi tre leggendari (etimologicamente equivale a che vanno letti) affianco uno sconsiglio. NON vale la pena di leggere LA MISURA DELL’UOMO, passo falso del già citato Marco Malvaldi che ha provato a sfruttare l’interesse (ahimè effimero) per la figura di Leonardo. I risultati li ho scritti qui.
Mi fermo qua. Buone letture a tutti.
Presto riprenderò il discorso a proposito di un romanzo di Baricco che a suo tempo mi ha molto deluso. Vuoi vedere che, rileggendolo, cambio idea?
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