Premessa. Prima si legge il libro, poi si va al cinema. Anche perché dopo aver visto le immagini sul grande schermo (disegnate maluccio, ve lo dico subito) passa la voglia di sfogliare le pagine di D Buzzati. Fine della premessa.
Merita i soldi del biglietto questo film?
Sì, li merita. Ha due trovate interessanti:
- diversamente dal testo di Buzzati la storia viene raccontata da un vecchio orso (doppiato dal compianto A. Camilleri) a due umani; il che può implicare che tutto quello che dice sia frutto della sua fantasia
- nel film compare la giovane Almerina, un’umana che fraternizza con gli “invasori”; nel romanzo non c’è (adesso che ci penso nel romanzo di figure femminili non ce n’è neanche mezza)
Come dicevo, però, la grafica è modesta. Gli orsi, almeno prima di indossare vesti umane (di metà ottocento), sono tutti uguali, come sono tutti uguali i soldati del granduca.
Si ha l’impressione che i disegnatori avessero molta fretta. Non siamo a Hollywood, certo. Là possono pagare i disegnatori migliori del mondo (i nomi di Andrew Stanton e Lee Unkrich vi dicono qualcosa?) e realizzare capolavori come UP, TOY STORY 3, RANGO, INSIDE UP, ZOOTROPOLIS, COCO…
Ma anche in Europa ci sono bravi disegnatori. Ecco qualche esempio, preso da LE AVVENTURE DI SAMMY, LES MINIONS, THE QUEEN’S CORGI, TERRA WILLY.
Dopo l’immagine riassumerò la trama per chi non teme gli spoiler.
C’erano una volta tra le montagne di un’immaginaria Sicilia gli orsi di re Leonzio. Per ritrovare il figlio del Re, l’orsacchiotto Tonio, scesero a valle dirigendosi verso la capitale dove regnava il crudele Granduca.
Ucciso il Granduca, il nuovo Re provò a governare la Sicilia, ma la conclusione fu amara. Frequentando gli umani gli orsi finirono con imitare i loro difetti: intrighi, bische, alcol ecc ecc.
Leonzio stesso venne ucciso a tradimento dal suo Ciambellano.
L’unica salvezza fu tornare tra le montagne, alla vita semplice degli antenati.
un paio di uova fritte 
Tra i film tratti da un libro è molto bello anche Anime sporche: l’hai visto?
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Tantissimi romanzi mediocri hanno avuto meravigliose versioni sullo schermo, come L’INNOCENTE di D’Annunzio o LA FABBRICA DI CIOCCOLATO di Dahl
ANIME SPORCHE no, non l’ho visto (provvederò)
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Lo trovi in dvd. Tempo fa l’ho anche recensito: https://wwayne.wordpress.com/2019/06/01/in-viaggio-verso-te/. Grazie per la risposta! 🙂
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non mi sembrano disegnati maluccio…Mattotti ha questo stile “decò” ma è molto elegante, è uno dei maestri dell’illustrazione italiana (non a caso) con rimandi agli anni 20 dove si cercava l’essenzialità con attenzione più alla volumetria che al dettaglio. Non voglio certo dare lezioni di illustrazione, ti scrivo solo per dire che non è cercando analogie con gli stili americani e francesi che si può gustare Mattotti. Grazie del post e buona fine settimana
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Grazie a te del commento e buon fine settimana.
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A me sembra che abbia cercato di imitare lo stile delle illustrazioni del libro, fatte dallo stesso Buzzati, se non sbaglio.
Purtroppo non ho visto il film, il cinema da me lo dà solo al pomeriggio e faccio fatica ad andarci in un orario che non sia quello serale. Il libro mi è piaciuto molto, mi sembra che abbia una tesi simile a La fattoria degli animali, ovviamente senza l’intento di denuncia politica.
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Romanzo molto bello, concordo. Dominato dal pessimismo di Buzzati (la natura umana è profondamente corrotta) ma con pagine di vera poesia.
Quanto alle immagini MI ASPETTAVO MOLTO DI PIU’; è vero che anche i disegni di Buzzati non erano un granché, ma lui era lo scrittore… non gli si chiedeva di sbalordire gli occhi dei lettori, piccoli o grandi.
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