Piccoli e grandi misteri delle stazioni ferroviarie, da Aleppo a San Pietroburgo

Come promesso ecco alcuni brani letterari (scoprirete da dove li ho scovati?) ambientati in diverse stazioni. Se volete un aiutino accludo le foto di un’autrice e di un autore che non hanno bisogno di presentazioni.

Le prossime settimane, se volete, aggiungerò altre 8 pagine a questo album ferroviario.
crist

“Quella doveva essere Aleppo. Nulla da vedere naturalmente, all’infuori di un lungo marciapiede scarsamente illuminato. Da un punto imprecisato proveniva un furioso vociare in arabo: persone che litigavano, probabilmente…

Quei due uomini sotto il suo finestrino, invece, parlavano in francese. Uno era in uniforme. L’altro era un ometto con enormi baffi a punta rivolti all’insù. Mary sorrise. Non aveva mai visto un uomo tanto imbacuccato.”
benn
“…il bar della stazione di Bologna ronzava di gente; erano i giorni di punta dell’esodo vacanziero; truppe valigiate e zainate riempivano e svuotavano treni, attendevano stremate dal caldo, si accampavano nelle combinazioni più teatrali, dal presepe al bivacco militare…

Si attendeva il 9.06 in ritardo, il 9.42 speciale, il 10.00 seconda classe settori B e C; tutti erano in partenzapèr o in arrivodà…

Solo due clienti del bar sembravano indifferenti alla generale eccitazione, come separati dalla folla da un velo invisibile…”

Published in: on ottobre 16, 2019 at 12:59 am  Comments (1)  
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