3 film (al sopra del BAH) nel cuore dell’Agosto

Ci sono buoni, anzi ottimi, motivi per andare al cinema in questi giorni.

  • c’è l’aria condizionata
  • scopri che non sei il solo a vivere in città: c’è molta più gente del previsto
  • c’è qualche film passabile (in mezzo al solito ciarpame di fastfuriosi e bambole assassine)

edisonmen
dolci

    1. Ho rivisto EDISON (l’uomo che illuminò ecc) in un piovoso pomeriggio asiaghese. Mi è piaciuto più della prima volta. La storia della spietata concorrenza tra Edison e Westinghouse (una vera guerra, come dice il titolo originale) illustra con efficacia lo spirito del capitalismo (vinca il migliore e chi perde vada in malora!). Stringe il cuore la sorte di Nikola Tesla, forse il più geniale inventore dell’epoca, ma incapace di trarre ricchezza dalle sue intuizioni. Infine resti di stucco a vedere che il brevetto del Kinetoscopio precede di alcuni anni il Cinematografo dei Lumiere: ma secondo me il vero cinema richiede una folla di spettatori davanti a un grande schermo, per cui sia dato il dovuto applauso ai francesi. Chapeau!
    2. C’era proprio bisogno del quarto episodio dei MEN IN BLACK? Sì e no. L’idea base è sempre la stessa: imprecisate Autorità Nascoste sanno cose che noi dobbiamo ignorare (qualcosa come l’Area 51 moltiplicata per cento). Per evitare che la gente comune sappia che siamo pieni di alieni non sempre amichevoli si ricorre al neuralizzatore e tutto finisce bene. In sostanza è un inno alla beata ignoranza. Stavolta c’è una novità: Molly sa tutto fin da bambina e cerca con tutti i mezzi di diventare una Donna in Nero. Poiché il Boss Supremo è donna anche lei abbiamo una prova di come i ruoli donna-uomo si siano capovolti dal primo film. La brillante agente M è donna e negr diversamente pigmentata. Questo è un punto a favore del film (l’altro è che Manhattan non è più il centro del mondo: esiste anche l’affascinante Europa). Purtroppo non mancano le banalità: gli alieni che si nascondono nei corpi umani li avevamo già visti nell’INVASIONE DEGLI ULTRACORPI (1956).. A proposito, qualcuno ha sospettato che Matteo Salvini potrebbe essere un alieno…

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3. Concludo con DOLCISSIME, una deliziosa commedia italiana torinese che ha i suoi punti di forza nei bignè alla panna e nel nuoto sincronizzato (entrambe cose che apprezzo molto). Trama essenziale: tre adolescenti chiatton diversamente magre sono perseguitate da compagne/i di liceo, ma non si demoralizzano; anzi passano al contrattacco e, con una strategia non proprio raccomandabile, ottengono la complicità di una coetanea campionessa di nuoto sincronizzato. Finale molto prevedibile. Non credo che avrà un successone al botteghino: il pubblico italiesco si muove solo se c’è qualche diva/o e qui di nomi noti c’è solo Valeria Solarino (ve la ricordate in VIOLA DI MARE o in SMETTO QUANDO VOGLIO?)
solar

Published in: on agosto 9, 2019 at 8:26 am  Comments (7)  

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7 commentiLascia un commento

  1. sì, infatti, il fatto che il kinetoscopio fornisse un’esperienza individuale, anziché collettiva è da sempre il fattore che non consente di parlare di Edison come padre del cinema (checché ne dicano gli americani, che per loro anche la pizza l’hanno inventata loro)…

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  2. No no, Salvini è – ahinoi – uno dei più tipici esemplari della razza bipede terricola.

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  3. MIB è un filmaccio pessimo con tante di quelle cose che mi hanno dato fastidio che sembra fatto apposta. Invece Dolcissime mi incuriosisce, nonostante la prevedibilità della trama.

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    • Giudizio severo che comunque rispetto!
      DOLCISSIME forse ti piacerà di più. Lo danno un po’ dappertutto: Modena, Reggio, Parma ecc

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  4. […] il film su T. A. Edison (qui recensito) e mi permetto di giudicare Da Vinci qualche gradino più in alto di […]

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