Ho già raccontato delle bizzarrie della vecchia Bologna; qui ne cito solo 3
- lo storico cambio di identità tra Petronio (il Santo patrono) e papa Gregorio; da più di 220 anni in Piazza Maggiore si attesta il falso…
- il nome del quotidiano locale: in altre città si legge LA REPUBBLICA, LA NAZIONE, LA LIBERTA’, IL TEMPO (tutte cose serie) e qui si legge IL RESTO DEL CARLINO (sembra uno scherzo di carnevale)
- chi abita in Via Malcontenti è contento di questo nome? e chi abita in Via Senzanome?
Detto ciò, vi presento un amico.
Non è bolognese (è nato ad Alfonsine), ma lo abbiamo adottato da decenni. All’anagrafe è registrato come Andrea Sasdelli (qua sotto, a sinistra).
In arte, Giuseppe Giacobazzi (a destra).
Cominciò in radio, poi nel COSTIPANZO SHOW (anni 90).
Venerdì sera abbiamo assistito al suo nuovo show: NOI – MILLE VOLTI E UNA BUGIA.
Titolo dichiaratamente pirandelliano: “ognuno sul volto mette una maschera, spesso più di una”
Sasdelli, lo show man, alterna una riflessione molto seria a gags classiche
- i testimoni di Geova alla porta, la mattina presto
- quando vai in banca a chiedere un mutuo
- il venditore del Vorwerk Folletto che ti dimostra quanto è sporco il tuo pavimento
- l’eccesso di tecnologia, con particolare riferimento ai sex toys
Ma il centro dello show è la dichiarazione che “ero arrivato a odiarlo quel comico con la giacchetta bianca, la cravatta nera a pallini e i sandali”.
Cosa succede poi?
NON POSSO SPOILERARE!
Sasdelli-Giacobazzi ci ha pregato di non svelare la sorpresa finale. Vi dico solo che sul palco potrete vedere insieme l’uno e l’altro.