Come previsto da Vincenzo i dinosauri hanno sorpassato il gatto in tangenziale (alla ferale notizia seguono alcune considerazioni sui sequels e su Checco Zalone)

Gli incassi del uikend confermano quanto scrivevo qui e qui

Nessun film italiesco compare tra i top ten.
gatt
Scivolato il gatto in undicesima posizione mi chiedo

  1. perché i sequels (storie che riciclano più o meno stancamente i personaggi dei film precedenti) piacciano tanto sia a livello mondiale sia qui da noi
  2. perché i nostri produttori non ne facciano più; bisogna tornare indietro di 40 anni (AMICI MIEI, AMICI MIEI-ATTO II ecc) per ricordarne qualcuno ben fatto; venga steso un pietoso velo sui muccineschi L’ULTIMO BACIO e BACIAMI ANCORA
  3. perché Checco Zalone non sequeli mai

aminmiei

Punto primo: la pigrizia mentale degli spettatori

Ci sarà un altro film con J. Bond: sempre le stesse trame, gli stessi schemi… Non so quale attore sarà Bond nel 2050, ma prevedo che sarà sempre maschio, bianco, magro ed elegante; le possibilità di vedere un bond donna o un bond trippone sono molto esigue.

La fila davanti alla cassa, quindi, sarà lunga. Molto più lunga di quella per TRE MANIFESTI A EBBING, così poco convenzionale (non c’è una netta distinzione tra “buoni” e “cattivi” e non sapremo mai chi ha ucciso Angela Hayes)

Ogni tanto c’è l’eccezione che conferma la regola. Chi ha realizzato TITANIC (1997) forse non sperava di incassare tanto e anche FROZEN (2013) è stato un successo inaspettato.

Ma in genere il pubblico (di qua e di là dell’Oceano) corre a vedere le zuppe tradizionali: supereroi, pirati, dinosauri, guerre stellari, fastfuriosi, scimmieguerriere, indianagions eccetera

Punto secondo: il cinema italiano è pieno di gente litigiosa

Non ricordo più chi ha detto che girare un film è come guidare in battaglia un esercito di mercenari. Occorre un condottiero di polso (il produttore) capace di mantenere la disciplina e di rischiare il tutto per tutto.

Ai produttori italieschi, quando non si chiamano Angelo Rizzoli (realizzare la serie di DON CAMILLO non fu uno scherzo) o Dino De Laurentiis (che coraggiosamente puntò su Sordi “tragico”: LA GRANDE GUERRA, TUTTI A CASA, LO SCOPONE SCIENTIFICO) manca quel polso.

Anche perché da noi attrici e attori sono difficili da gestire. Gelosie, bizze, liti, “io con quella lì non voglio più lavorare!” ecc.

Naturalmente anche qui ci sono eccezioni. Vittorio Gassman, pur dotato di una personalità fortissima, era talmente professionale da accettare qualsiasi regista e qualsiasi cast (ha girato con tutti, da Mastroianni a Sandra Milo). Ma di Gassman non ne fabbricano più.

Quale produttore, premesso ciò, proseguirebbe la guerra dopo i continui ammutinamenti della truppa? Magari girando due episodi contemporaneamente come capitò nella Terra di Mezzo nel 2002 o come si sta facendo ora sul pianeta Pandora?

Punto terzo: Zalone è un alieno?

Probabilmente sì (è comunque dotato di eccezionali superpoteri)

Perché non sequela?

Gli piace cambiare. In CADO DALLE NUBI viaggiava dalla Puglia a Milano e viceversa; in SOLE A CATINELLE il tragitto era Veneto-Molise-Portofino-Veneto; in QUO VADO? ci si spostava dalle Svalbard al centro dell’Africa.

Prevedo che il prossimo film (IL DIVINO CURRICULUM) sarà ambientato nei gironi dell’Inferno.
infer

Published in: on luglio 12, 2018 at 7:22 am  Comments (4)  
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4 commentiLascia un commento

  1. ti ringrazio per avermi citato addirittura nel titolo, ma la mia era una previsione non così difficile da azzeccare, dai 😉
    mentre nessuno mi credeva quando a inizio mondiale dicevo che la Croazia sarebbe arrivata in finale (quello era un pronostico più arduo)…
    e comunque le tue domande sono sempre stimolanti e quindi provo a dare le mie risposte:
    1. i sequel danno sicurezza, calano lo spettatore in un recinto familiare in cui si trova a proprio agio e su cui sa di poter contare ed andare sul sicuro?
    2. da noi non c’è la cultura del sequel, anche perché i generi frequentati dal cinema italiano non sempre lo permettono, a meno di successi di pubblico o idee che si prestano ad ulteriori sviluppi (penso anche al dittico di Immaturi)
    3. questa è una bella domanda, ma da un lato ritengo che i suoi film possano ontologicamente (perdona il parolone) essere considerati tutti dei sequel quanto meno perché si basano sullo stesso personaggio idealtipico costruito e portato al successo da Zalone… cambiano le situazioni ma non lo schema, non so se mi spiego… un po’ il discorso che si potrebbe fare per Chaplin, che infatti non mi risulta (ma vado a memoria) che abbia fatto dei sequel…
    p.s. con questo non voglio accostare Zalone e Chaplin, sia chiaro, prima che mi becco una vagonata di ortaggi in faccia…
    ciao!

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    • 1. Perfettamente d’accordo
      2. In passato anche il sequel italiesco piaceva: Don Camillo, De Sica maresciallo e Lollo bersagliera, Brancaleone da Norcia, Amici miei… ma il nostro pubblico è diventato esterofilo (non senza motivo: che figura fa IMMATURI accanto a STAR WARS?)
      3. Accostare Zalone a Chaplin è una mezzabestemmia; ma la colpa è mia: ho messo Gassman e Checco nello stesso post…
      P.S. Forza Croazia!!!!!!

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  2. Sono MOLTO perplessa. E non aggiungo altro. O meglio, aggiungo: STIAMO A VEDERE COME FINISCE QUESTA STORIA.

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