Lunedì scorso mia moglie mi ha dato una grande prova d’amore.
C’era da scegliere tra la puntata finale della sua fiction preferita e la puntata finale di 22.11.63.
Abbiamo visto 22ecc e abbiamo registrato NON DIRLO AL MIO CAPO.
Beh, la serie è finita. Che devo dire?
La storia (scritta da S. King) l‘ho già riassunta qui e non ho lo sbattimento di rifarlo. Non ho neanche lo sbattimento di elencare gli episodi che lasciano perplessi. Mi limito a citare un episodio cruciale.
LUI e LEI (coi tacchi alti) corrono come fondisti ben allenati attraverso il centro di Dallas…
…e gli spettatori si chiedono “perché Lui, che si è preso una cotta omerica per Lei, se la trascina dietro verso il Cattivo (Lee H. Oswald, armato del fucile più famoso della storia americana) esponendola a un rischio mortale?”
A domanda rispondo. Gli eroi nelle fiction televisive devono essere fighi, ben vestiti e ben pettinati.
E non possono avere difetti fisici.
Nel romanzo (capitolo 28) la situazione è molto diversa: Lui è stato pestato a sangue, zoppica e ansima; Lei gli procura una stampella; nello scontro finale col Cattivo, al quinto piano del Deposito libri, Lui riesce soltanto a distrarre Oswald, che sbaglia il colpo e viene riempito di piombo dai cecchini dell’FBI.
Guardate la foto. Lei è sempre ben vestita (nel romanzo è in jeans e senza tacchi) e perfettamente truccata. Anche quando (dopo lo scontro) si ritrova una macchia di sangue grande così nel torace è ancora bellissima, con i capelli in ordine e il rossetto senza una sbavatura. Perché?
Per la ragione sopra accennata.
Ai telespettatori interessa poco che le star sappiano recitare. Vogliono però che le auto siano pulite e senza un’ammaccatura e i vestiti siano appena usciti dal lavasecco. In tv l’estetica “Mulino Bianco” è essenziale.
Mentre nelle pagine di S. King il mondo, sia negli anni ’60 che oggi, è sporco, polveroso e puzzolente.
E i suoi eroi non lo cambiano, questo mondo.
Al di sopra di noi, piccoli personaggi passeggeri, agiscono potentissimi dei. Di loro non sappiamo nulla, tranne che non somigliano a noi.
Rispondi