Qualche anno fa (dal sett 2012 al 2013) ho postato su attrici, nostrane e foreste, chiedendo a lettrici e lettori di indicarmi in quale ruolo avessero convinto di più.
Penso proprio che tornerò sul tema.
Anche perché molte delle dee in questione hanno aggiunto perle alle loro collane. Devo, assolutamente devo, ritornare sulle carriere di M. Cotillard, C. Blanchett, C. Mulligan, K. Winslet, S. Johansson, Ch. Theron ecc
Lo farò. Promesso.
Nell’attesa vogliate gradire qualche riga su un’attrice (almeno Wikipedia la definisce così) che in questi giorni riappare sul grande schermo con un filmazzo (che non vedrei neanche se me lo prescrivesse il dottore) e che merita il titolo di APEG come poche altre.
Avrebbe Potuto Essere Grande (come avrebbe potuto A. Sordi) se si fosse fatta dirigere solo da maestri come
- FELLINI (8emezzo, Giulietta degli spiriti)
- PIETRANGELI (Fantasmi a Roma, Adua e le compagne)
- ROSSELLINI (Il generale Della Rovere)
- AVATI (Il cuore altrove)
Invece era più facile fare televisione o comunque “lavorare” con Steno, Gregoretti, Festa Campanile ecc in filmetti che non nomino neppure sennò mi guasto l’umore.
Cali dunque il sipario… con questa immagine felliniana.
La detesto per come ha approfittato, alla morte di Fellini e con Giulietta ancora viva, sbandierando la sua storia col regista aggiungendo di essere stata il suo unico amore. Ha avuto un po’ di gloria quando l’hanno guidata registi important, altrimenti sarebbe stata una guitta dalla voce sgradevole.
Cristiana
PS. Avevo già commentato, ma non vedo.
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Condivido il giudizio negativo sul piano morale (la moralità non è molto di moda nel mondo dello spettacolo)
A me interessava esemplificare il concetto di APEG; presto elencherò 2 attrici americane che più APEG di così si muore…
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