Perché non parlo subito della fibra ottica e inizio il post con le solite menate cinematografiche?
Perché sì.
Nel 1955 nacquero 2 attori (uno il 19 marzo, l’altro il 20 maggio) di cui, nel prossimo postaccio, riassumerò le vite parallele (nel senso che non si incontrarono mai; ma io li farò lavorare insieme in una storia che sto elaborando)
Ma ora parliamo di cose serie.
In Italia siamo bravissimi a complicarci la vita, con liti e scontri spesso feroci. Ci siamo divisi tra ghibellini e guelfi, bartaliani e coppiani, juventini e antijuventini, renziani e antirenziani.
Adesso si combatte per la fibra ottica.
In passato mi capitava di incontrare (anche sulle scale di casa) qualche scocciatore, geoviano o no, che mi annunciava l’imminente Finedelmondo.
Adesso l’Apocalisse è passata di moda. A rompermi le palle ci pensano gli scherani di Fastweb, Telecom, Vodafon ecc che vogliono impiantarmi la prodigiosa fibra.
Telefonano almeno 4 volte al giorno, mortacci loro…
Appaiono sui manifesti, in tv, sul grande schermo (prima dei film c’è sempre una carrettata di pubblicità) e mi aspetto a breve un loro agguato sul pianerottolo.
“firmi qui, firmi là, guardi che con noi è meglio, noi facciamo i miracoli, noi di più…”
Intendiamoci, non sono contro il progresso. Ho persino capito che il computer funziona su basi scientifiche e non per gli incantesimi del mago Gandalf.
Quello che mi secca è l’aggressività con cui si fanno sotto.
Finirà che fanno cadere il governo sulla fibra? Già ci manca così poco…