Premetto che THE TREE OF LIFE mi è molto piaciuto (vedi recensione).
Uno dei più belli degli ultimi anni.
Ma stavolta la ciambella non è venuta col buco.
Premesso ciò, ecco cosa dovete fare per realizzare una Malickata.
- Filmate la bellezza del creato contrapposta alla bruttezza dell’ambiente degradato dall’uomo. Per la bellezza non mancano gli esempi; per lo schifo che realizza l’uomo, purtroppo, basta guardarsi intorno.
- Raccontate di come l’amore possa appassire e addirittura diventare odio. Càpita, càpita spesso. In questo caso è facilissimo innamorarsi in luoghi romantici come ce n’è in Francia. Ma prova a rimanere romantico in Oklahoma, dove i luoghi più belli sono i supermercati.
- Metteteci molta acqua. L’acqua è importantissima nei film malickeschi. Acqua dolce e salata, acqua di fiume (frequentato o meno da dinosauri) e acqua di rubinetto, acqua della canna per innaffiare il prato e acqua della Manica (Mont Saint-Michel è la Meraviglia a cui allude il titolo).
- Mettete al centro della storia una figura femminile. Malick è un mediterraneo per parte di padre e quindi la Donna è il centro di tutto. In THE TREE OF LIFE c’era la signora O’Brien (Jessica Chastain), in TO THE WONDER c’è Marina (Olga Kurylenko). La quale Marina fa molte cose (nell’elenco che segue c’è un po’ di confusione, per via che ogni tanto mi addormentavo)
- si sposa in municipio (divertente l’idea di utilizzare detenuti in manette come testimoni)
- si sposa in chiesa
- mette un lucchetto su un ponte di Parigi
- divorzia
- si pente e si confessa
- si infila in un motel con il primo che passa
- si sposa per la quarta volta
- divorzia per la terza volta
- vince il turdefrans senza doparsi
- si fa suora
- respinge un’invasione aliena
- va a letto col prete (essendo che lui è J. Bardem ci potrebbe stare)
- va a letto con un’italiana lesbica (Romina Mondello)
- divide il Mar Rosso in due (ehm… forse sto esagerando)
Dài, Terrence… non te la prendere… si fa per scherzare…