Finora nella GALLERY DEGLI ATTORI mi sono occupato solo di UNDER 50 (Gosling, Di Caprio, Smith e Pitt). I “grandi vecchi” possono aspettare.
Quindi può aspettare Riccardo Ghiro (64 anni ad Agosto). Tuttalpiù posso dedicare questo post al suo ultimo film, visto dalla combriccola al cinema Jolly sabato sera.
LA FRODE non è una commedia brillante. I sorrisi e il perfetto smoking sono solo la maschera che nasconde un SON OF A BITCH (=filius mignottae) di proporzioni epiche.
In confronto, il Gordon Ghekko di WALL STREET era un sentimentale.
E la PRETTY WOMAN (in questo caso è Letitia Casta) non solo non lo sposa, ma muore dopo pochi minuti.
Come va a finire il film lo potrete leggere dopo le immagini.
Qui voglio solo riassumere il dibattito che si è acceso tra noi mentre sullo schermo scorrevano i credits (e proseguito in pizzeria). La parte femminile della ballotta definiva il protagonista un SIMPATICO furfante (negli affari bisogna essere spietati, gli altri sono anche peggio, ha fatto anche della beneficenza… e poi è così cariiiino!!!).
Io, spalleggiato tiepidamente da Mario, trovo il suddetto protagonista un FURFANTE (per cui si può al limite provare simpatia, ma sempre furfante resta).
IN SINTESI: dopo aver causato un buco di più di 400 milioni di dollari con un’incauta speculazione sul rame russo, cerca di vendere tutta la baracca a una mega banca con un BLUFF spericolato (se va male lui va in galera e gli azionisti perdono praticamente tutto). Inoltre, avendo provocato l’incidente di 16 righe fa, dà fuoco al corpo del reato e sparisce nella notte (se si scopre che guidava lui e lei era strafatta di cocaina l’affarone va in vacca, la compagnia fallisce, gli azionisti ecc).
Per cui, quanto il S.O.B. si gioca tutto in una scena da brivido con il superbanchiere, tifiamo per S.O.B.
Ma quando (nel finale) la moglie passa al contrattacco io e Mario tifiamo per lei.
VI HO DETTO L’ESSENZIALE. Se volete saperne di più oltrepassate le immagini. Se non amate Mr. Spoiler GIRATE PAGINA e arrivederci alla prossima.
Come finisce il film?
LEI – So cosa hai fatto e sono disposta a perdonare la tua infedeltà (non è la prima…). Ma ora tutto il tuo capitale sia trasferito a una fondazione benefica, di cui NON avrai il controllo. Questo non solo per impedirti di perdere tutto ancora una volta, ma soprattutto per dare un senso ETICO al tuo continuo arraffare. Sennò dico tutto alla polizia e poi non ti porto neanche le arance a Sing Sing.
LUI – Vile ricatto! Non oserai…
LEI – Ah, no?
LUI – (censura)
IO – (tra me e me) Che bello pensare che esistono paesi in cui il falso in bilancio è punito con 20 anni di carcere senza guardare in faccia a nessuno. Qui da noi il S.O.B. corrompe, imbroglia, inquina le prove, ricusa i giudici, fonda un partito politico, fa votare una legge che depenalizza, invoca il legittimo impedimento, ricorrompe, ri-imbroglia, ri-ricusa, ri-fonda un partito…
Una delle cose belle del film è che lo spettatore distratto rischia di non accorgersi di quanto Miller esca dal film a pezzi. Il suo amore supremo (i soldi) sono spariti, la sua passione divorante (il lavoro) se la può scordare, l’amante è morta, e non si può aspettare granché da moglie e figlia. Gli resta solo un applauso di cui non sa che farsene.
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POTEVA ANDARGLI PEGGIO
ieri sera SKY ha trasmesso un film del 1994 (INTERSECTION, in italiano TRAPPOLA D’AMORE) con notevoli analogie: Gere è un uomo di successo (devi vedere che bella macchina); si è stancato della moglie (Sharon Stone) per una giornalista molto giovane; guidando imprudentemente va a sbattere e muore
MORALE DELLA STORIA: finché c’è vita c’è speranza… (e andate piano sull’asfalto bagnato)
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[…] FRODE – Niente male. R. Gere squalo della finanza rischia il tutto per tutto (20 anni di galera, tra falso in bilancio e omicidio colposo) in un […]
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[…] tempo fa ho sfiorato l’argomento. Ma non ero ancora pronto a esaminare l’opera omnia di Riccardo Ghiro (d’ora in poi […]
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