Traduco: “Come si viaggia nel tempo”
Chiarisco: questo post è un omaggio alla trilogia di Zemeckis, la più apprezzata nel corso del Torneo delle Trilogie (torneo che da oggi passa nelle mani di Gegio).
Per viaggiar nel tempo occorre
- conoscere “doc” Emmet Brown, uno scienziato un po’ schizzato che ogni tanto esclama GRANDE GIOVE (védasi l’allegato video) e ha fregato una carica di Plutonio a vendicativi terroristi libici;
- procurare a un’auto DeLorean DMC-12 un’adeguata energia (1,2 gigawatt, mi sembra) dopo aver programmato la data (ora, giorno, mese, anno) in cui si vuole arrivare;
- imprimere a detta DeLorean la velocità di 88 miglia orarie
Molto facile, no?
Considerazioni finali.
- Come ho già accennato, Marty McFly è l’esatto opposto di Edipo. Non uccide il padre, anzi lo virilizza. Non giace con la madre (che incontra quando lei aveva 18 anni) e fa sì che si innamori del padre di cui sopra.
- Nella trilogia NON MUORE NESSUNO (cosa che fa amare questa storia anche ai più piccini); più precisamente, muore “doc” Brown, ma (grazie all’avviso ricevuto nel 1955) si mette un giubbotto antiproiettile e non muore più.
- Occorre sempre allacciare le cinture di sicurezza, a meno che il viaggio avvenga nella Sicilia dei nostri tempi (nel qual caso l’uso della cintura è facoltativo).
Manca un ingrediente fondamentale, per viaggiare nel tempo: il fantomatico flusso canalizzatore a forma di logo Mercedes! 😀
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Altro ingrediente: per questioni di sicurezza, guardate le previsioni meteo prima di viaggiare nel tempo
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BEN DETTO
infatti avevo programmato un viaggio nel 2028 (alle 11 del 17 marzo, per la precisione) per assistere al funerale di Andreotti; ma mi risulta che nevicherà, nevicherà moltissimo…
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rimarrà sempre nelle storie.. e lo rivedremo e rivedremo e rivedremo… ❤ ogni volta ci fa sorridere 😉
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