MENO MALE CHE C’E’ LA SACHERFILM.
Un’opera come questa (ergastolani VERI, girato nelle cupe celle e nei cortili di Rebibbia, più documentario sulla condizione dei detenuti che film vero e proprio, BN tranne l’ultima scena) CHI AVREBBE AVUTO IL CORAGGIO DI DISTRIBUIRLA NELLE SALE?
Lasciamo perdere MEDUSA, WARNER BROS, FILMAURO, UNIVERSAL PICTURES, EAGLE ecc che devono per definizione fare molti quattrini e quindi vanno sul sicuro.
Ma anche società più coraggiose come ARCHIBALD ENTERPRISES, BIM o 01 DISTRIBUTION avrebbero rischiato i loro soldi (perché ce ne vogliono molti, credete a me, per stampare le copie e distribuirle nelle città italiane, promuovere una campagna pubblicitaria… insomma sfidare un mercato sonnolento e tradizionalista come il nostro) scommettendo su un “prodotto” così poco commerciale?
Meno commerciale di così non potrebbe essere. Mancano infatti
- sesso, corna, adolescenti alla prima cotta e vampiri romantici
- eroi dei fumetti, gladiatori, dei dell’olimpo o del valhalla
- maestri e discepoli nelle arti marziali
- extraterrestri, serial killer, diavoli in libera uscita dall’inferno
- figli immaturi di genitori immaturissimi
- inseguimenti in auto e/o moto in 3D
Insomma nessun ingrediente per attirare le folle. Solo Shakespeare e gli ergastolani.
AVREMO IN FUTURO NUOVI ESPERIMENTI DI QUESTO TIPO?
Spero di sì. Fare teatro, cinema (o, in generale, coltivare interessi artistici) è il modo migliore di sfuggire alla DISPERAZIONE.
Intendiamoci. Non sono un buonista (poareti… un bell’indulto e liberi tutti…). Questi qui non sono all’ergastolo perché hanno attraversato la strada fuori delle strisce, ma “le pene devono tendere alla rieducazione del condannato” (art. 27 della Costituzione repubblicana).
E forse qualcuno di loro potrà diventare un attore professionista.
Salvatore Striano (ve lo ricordate in Gomorra?) c’è riuscito, dopo aver scontato 8 anni di carcere a Poggioreale.
Qui ha la parte di Bruto, la più impegnativa.
P.S. Su suggerimento di pensierini vi segnalo una buona recensione http://nemoinslumberland.wordpress.com/2012/03/19/cesare-deve-morire/
Grazie per avermi citato, volevo solo indicarti il pezzo della ‘povna. Ciao.
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Ciao! Mi trovi completamente d’accordo con il tuo discorso sulla difficoltà di vedere distribuiti in Italia un certo tipo di pellicole.
Si deve molto a chi come la Sacher Distribuzione prende su di sè il rischio di portare nelle sale film come “Cesare deve morire”.
Consiglio di tenersi aggiornati sui titoli Sacher (tutti degni di interesse!) visitando la pagina facebook http://www.facebook.com/SacherDistribuzione o il sito http://www.sacherdistribuzione.it.
A presto. Giorgia
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Ma bastava un Orso di Berlino a fare promozione, e a quanto ne ho sentito e letto dev’essere veramente fatto bene. Ed è dei Taviani, ed è in bianco e nero, sottolinerei per coloro che avranno sentito le parole dei protagonisti nel trailer. Una piacevole eccezione nel nostro cinema. Non oso chiedermi se l’UCI l’ha messo in programmazione.
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ahimé, credo proprio di no
qui a Bologna ha tenuto 2 settimane all’Odeon (sala quasi sempre vuota)
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