Una settimana fa mi chiedevo quanti Oscar avrebbe portato a casa. Intanto ha beccato 3 Golden Globe: miglior commedia, miglior attore, miglior colonna sonora.
Ribadisco il giudizio: è un film FURBO.
Comincia col commuovere (il grande divo che tramonta ingloriosamente mentre la giovanissima star si arrampica sulla cima dell’Olimpo: un classico) e finisce in gloria. Un omaggio al cinema muto (la scena con l’attaccapanni ha un sapore chapliniano) confezionato molto bene.
E non sottovalutiamo la mossa antisovietica (nell’iniziale film-nel-film). “Putin, non alzare la voce! Noi a Hollywood sappiamo cosa pensare di voi, sporchi russi…”
Anche MIDNIGHT IN PARIS ha ricevuto un Goldenglobe (per la sceneggiatura; e qui non c’è distinzione tra soggetti drammatici e “leggeri”).
Altro film furbo: W. A. contrappone all’America contemporanea (che considera prosaica e bigotta) gli “anni folli” di F. S. Fitzgerald e di Gertrude Stein. Sesso alcool e charleston (niente droga per Woody e il rock potrà piacere a Celentano, non a lui).
Beh, ne riparliamo tra un mese…
Postscriptum: nel prossimo post si parlerà di GAME POWER, un mensile degli anni ’90 che molti non hanno dimenticato…
Oh, che bello, una volta tanto sono in completo disaccordo 😀
Facile dire adesso che The artist sia un film furbo, ma prima che avesse successo era come minimo una scommessa molto azzardata. Se è andata bene è perché è stato progettato in maniera intelligente (e non furba). Oltre ad una buona dose di fortuna, che serve sempre.
Idem per Allen. Furbo un film che parla degli anni ’20? Quando la gran parte degli spettatori non sanno nemmeno chi sia Gertrude Stein?
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NON VORREI ESSERE FRAINTESO:
THE ARTIST è un film fatto molto bene e se vincerà l’Oscar NON ruberà niente
voglio solo sottolineare l’astuzia di un produttore francese e di un regista francese che hanno capito come conquistare il mercato internazionale
MAGARI fossimo capaci anche noi..
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Beh, allora sono d’accordo. Però non parlerei di astuzia ma intelligenza, voglia e capacità di rischiare, e pure di un bel pizzico di fortuna.
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Non ho visto The artist, per cui non posso esprimermi. Spero di vederlo quanto prima. Non ho apprezzato particolarmente Midnight in Paris e la sceneggiatura mi è sembrata un tantino noiosa. Altri film di Allen si sarebbero meritati di gran lunga un premio e non lo hanno avuto. Lo stesso dicasi per Martin Scorsese. Non ho visto Hugo Cabret, ma scommetto che non sia il suo capolavoro da regista. Hollywood si accorge sempre troppo tardi degli artisti.
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DEVO vederlo 😀
Grazie mille per il commento, CIAO!!!
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Toglietemi un dubbio: ma se “The artist” è un film francese, come mai rientra nella categoria “miglior film” e non “miglior film straniero”?
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Mi riferisco alle categorie degli Oscar 😛
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RISPONDO
La categoria “film straniero” (più esattamente, “foreign language film”) riguarda pellicole PARLATE in lingue diverse dall’inglese
non è il caso di THE ARTIST, che non è PARLATO in alcuna lingua; anche le didascalie sono in inglese
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Ah ecco, ero convinta che scegliessero solo film americani 😛
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