Una settimana fa mi chiedevo quanti Oscar avrebbe portato a casa. Intanto ha beccato 3 Golden Globe: miglior commedia, miglior attore, miglior colonna sonora.
Ribadisco il giudizio: è un film FURBO.
Comincia col commuovere (il grande divo che tramonta ingloriosamente mentre la giovanissima star si arrampica sulla cima dell’Olimpo: un classico) e finisce in gloria. Un omaggio al cinema muto (la scena con l’attaccapanni ha un sapore chapliniano) confezionato molto bene.
E non sottovalutiamo la mossa antisovietica (nell’iniziale film-nel-film). “Putin, non alzare la voce! Noi a Hollywood sappiamo cosa pensare di voi, sporchi russi…”
Anche MIDNIGHT IN PARIS ha ricevuto un Goldenglobe (per la sceneggiatura; e qui non c’è distinzione tra soggetti drammatici e “leggeri”).
Altro film furbo: W. A. contrappone all’America contemporanea (che considera prosaica e bigotta) gli “anni folli” di F. S. Fitzgerald e di Gertrude Stein. Sesso alcool e charleston (niente droga per Woody e il rock potrà piacere a Celentano, non a lui).
Beh, ne riparliamo tra un mese…
Postscriptum: nel prossimo post si parlerà di GAME POWER, un mensile degli anni ’90 che molti non hanno dimenticato…