Perché in Italia si dicono tante bugie?

Tranquilli. Non faccio sociologia. Vado solo al cinema.

Qualche volta vedo dei filmoni, altre volte dei filmetti, categoria che comprende

  • NEW YEAR’S EVE (Capodanno a New York, diretto da Garry Marshall). A Times Square si prepara il rito della Mezzanotte più chiassosa dell’anno. Si intrecciano storie più o meno sentimentali. Non sono tutti ricchi (una coppia cerca di salvarsi dalla miseria con i 20mila dollari offerti a chi partorirà per prima nel nuovo anno), non sono tutti buoni. Chi ha visto l’originale mi segnala Hector Elizondo che parla con accento polacco (cosa non facile per un ispano-americano)
  • IMMATURI (diretto da Paolo Genovese). Una ballotta di 7 quarantenni (4 uomini e 3 donne) in vacanza a Paros (Cicladi, Grecia). Finiranno tutti in carcere (per la cleptomania di Ambra Angiolini), litigheranno, faranno pace e soprattutto DIRANNO TANTISSIME BUGIE (nella gara a chi ne dice di più la spunta Luca Bizzarri)

Ecco, le bugie. Mentre nel film americano (niente di che, ma si può vedere) NESSUNO DICE UNA BUGIA, nel nostro (che consiglio solo a chi ama i panorami diurni e notturni del mar Egeo) se qualcuno dice la verità E’ UN PURO CASO.

In quasi tutte le commedie italiane degli ultimi anni c’è qualcuna/o che finge di essere quella/o che non è, che inganna il marito, la moglie, i genitori ecc

A pensarci bene E’ UNA TRADIZIONE ANTICA: il nostro è il paese di Arlecchino servitore di due padroni (c’è una commedia di Goldoni che si chiama proprio IL BUGIARDO, e ci sono bugie nel Boccaccio e nella Mandragola di Machiavelli ecc ecc). Antica tradizione di servilismo e di insincera adulazione del padrone di turno, parlasse spagnolo o francese o tedesco o inglese.

Siamo sempre stati abituati a fingere.

Poi magari la nostra “furberia” conduce al disastro, come avvenne l’8 settembre del 1943…
immaturi

Published in: on gennaio 8, 2012 at 12:22 am  Comments (9)  
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9 commentiLascia un commento

  1. Forse perché siamo deboli? Dire la verità è un lusso che non tutti si possono permettere.

    O forse immaturi, come dice il titolo del film.

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  2. Anche io credo che sia una questione culturale(e non solo), e nel cinema (e che cinema…) questo non può che emergere al massimo livello. Credo che a volte andare al cinema può anche essere meglio di studiare sociologia, o, se non fosse meglio, almeno è un valido sostituto se si ha un pizzico di spirito critico… se non si ha quello in realtà non serve nemmeno la sociologia e nemmeno dire le bugie, credo

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  3. Negli USA dare del mentitore è un insulto sanguinoso, da noi dice bugie chiunque, dai piani più alti del potere in giù, vedi Berlusconi e i suoi degni compari.

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  4. Non posso essere piu’ d’accordo come con “pensierini”. Qui le mani si lavano, qui nessuno va dentro davvero, se conosce qualcuno; qui se evadi, il vicino ti vuole superare. All’estero se evadi e’ come se ti facessi una pera nel giardino del Comune, a mezzogiorno con un cartello che dice, ‘ehi, sono qui, venite a prendermi’. Certezza della pena? Chi e’ costui qui in Italia?

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  5. In Italia mentire è diventato naturale, nessuno si vergogna se dal cinema risulta che la realtà nostrana è questa, anzi ridono… e dunque ridono di loro stessi, e sono contenti di ciò!

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  6. Mhhhh, mi fai pensare parecchio, sul cinema, italiano e statunitense, e su come siamo ridotti. Grazie per lo spunto.

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  7. Non li ho visti 😦

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  8. Immaturi il viaggio è stata una mezza delusione… se nel primo film avevo (ed anche tu del resto) ravvisato qualcosa di buono, questo sequel realizzato in fretta e furia è davvero poca cosa.. anche se – va scritto – in più di un’occasione si ride di gusto…

    Fabrizio

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  9. […] 8 genn 2012 […]

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