Ispirandosi molto liberamente al dramma firmato da Goethe, questo FAUST è ambientato in un mondo cupo e infelicissimo che sembra già l’Inferno o almeno la sua anticamera.
Tutti (o quasi) hanno sempre fame, vanno a impegnare le poche gioie da un usuraio (il diavolo) e si ubriacano in una sordida bettola. Sono tutti vestiti male, tranne una misteriosa dama (interpretata da H. Schygulla) che dice di essere la moglie dell’usuraio-diavolo; il quale si aggira instancabile tra la folla ed esibisce davanti alle donne (che si fingono scandalizzate) la propria oscena deformità.
“Credete che all’Inferno vadano solo i cattivi, ma ci vengono anche i buoni” è una delle sue battute.
E il dottor professor Faust è buono?
- Uccide in una rissa il fratello di Margherita (involontariamente, ma l’omicidio resta omicidio) e non sembra oppresso dal rimorso, tanto è vero che inizia SUBITO a corteggiare Margherita
- La seduce, con l’aiuto del diavolo (Margherita non vedeva l’ora di essere sedotta, per la verità) e dopo una notte d’amore SE LA SQUAGLIA, pur sapendo che lei rischia una condanna a morte per matricidio (resta il dubbio che la vecchia sia morta davvero: il diavolo non dà certezze, ma solo DUBBI)
Punto e a capo. Sabato un amico mi segnala che in un film appena uscito cantano MA L’AMORE NO. Sa che questa canzone mi è molto cara.
Era la canzone preferita di mia madre. Ancora adesso non posso sentirla senza commuovermi. Ma sarò scemo?
Perciò sono andato a vedere LA PEGGIOR SETTIMANA DELLA MIA VITA. Avrebbero potuto intitolarlo FANTOZZI SI SPOSA, in quanto il protagonista colleziona figuracce dal primo all’ultimo giorno.
Ogni tanto urla NOOOOO verso la macchina da presa, come chiedendo al regista di tagliare la scena. La serie dei suoi disastri è talmente fantozziana (il cane finito nella betoniera mi ha fatto ricordare il cagnolino della sig.na Silvani nel ristorante giapponese) da far sospettare che, tra 20 anni, la splendente sposina (interpretata da C. Capotondi) finirà col somigliare alla signora Pina.
E il resto è silenzio…
bellissimo il primo
buuu al secondo
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Elisabetta Battistini su Il Fatto.it a proposito del Faust di Sokurov dice che è di una noia… http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/06/faust-il-grande-sonno-della-sala/168805/
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questione di gusti
se una/o si aspetta dialoghi frizzanti, inseguimenti di auto, partite di poker e rapine a mano armata FAUST sembrerà lento e inconcludente; soprattutto non piace ai giovani per i suoi lunghi silenzi (ai giovani piace la musica e il rumore)
io per natura sono un INSODDISFATTO e mi sono immedesimato nel protagonista
inoltre conosco il Faust di Goethe da quando ero liceale (conservo ancora il libretto della BUR) e di scena in scena aspettavo il famoso monologo “mi chiamano maestro, anzi dottore…”, la traduzione del vangelo di Giovanni (in principio era il logos…) l’incontro con Margherita ecc
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Commento solo l’italica commediola, avendo solo quella vista…
si ride… non chiedendo di più a questo film sono uscito abbastanza soddisfatto, sulle note di ma l’amore no…
Fabrizio
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