DRIVE, by Nicolas W. Refn

Mercoledì c’è lo sconto, il che riempie un po’ la sala Arlecchino (negli altri giorni malinconicamente deserta).

Eravamo incerti se vedere I PUFFI (il più melenso in circolazione) o DRIVE (il più tosto). Una volta tanto, ha prevalso il mio parere.

Forse per l’assonanza, questo bel “crime drama” mi ha fatto tornare in mente TAXI DRIVER (ve lo ricordate De Niro da giovane?). Solo che in confronto alla carneficina di questo film, Taxidriver sembra la favola di Biancaneve.

Qualche analogia c’è, comunque, tra il taxi-driver Deniro e il driver-senza-taxi Gosling.

  • il Taxidriver non è uno stinco di santo; a parte la deplorevole sessomania, fa fuori tre malavitosi (o 4? non ricordo bene); ma ha una valida attenuante: il VIETNAM, dove ha imparato a uccidere…
  • il Driversenzataxi non si sa dove ha imparato (nella CIA?), ma è senza dubbio un GENIO della strategia e della tattica militare: nella scena iniziale il suo stratagemma per sfuggire alla polizia è GENIALE (e io mi chiedevo perché la partita dei LA Clippers l’interessasse tanto!); segue una mattanza in cui vengono sterminati non so più quanti mafiosi (e ciascuno in modo diverso: spettacolare il colpo di grazia al boss Nino, annegato nell’Oceano)
  • e poi c’è l’amore! la tenerezza dell’eroe ammazzammazza per la fanciulla debole e maltrattata; taxidriver si intenerisce per una babyprostituta; driversenzataxi per una vicina di casa con bimbo a carico (a cui i picciotti hanno regalato un proiettile: bimbo avvisato mezzo salvato)

Primo dubbio. In California non c’è l’obbligo della cintura? Eccheccavolo: driver,mamma e bimbo vanno a spasso SENZA CINTURE!!!!

Apro una parentesi sul primattore e sulla primattrice. Lui è Ryan Gosling. Già visto in ruoli da comedian in Le pagine della nostra vita e Crazy stupid love… Vabbè, non sono pietre miliari della storia del cinema, ma anche Clark Gable non cominciò con dei capolavori. Lei è la londinese Carey Mulligan. Me la ricordavo come una delle sorelle Bennet (Kitty, per la precisione), come protagonista in An Education e come la figlia di Ghekko in Wall Street – il denaro non dorme mai. Ha un bel faccino e il regista le regala molti primi piani. Chiusa parentesi.

Dubbio finale. Secondo mia moglie Lui sopravviverà (essendosi fermata l’emorragia) e magari un giorno tornerà da Lei. Che romanticona mia moglie.

Secondo me Lui muore. Una coltellata dal basso all’alto, ad opera di un boss espertissimo in coltellate, non può che essere letale.

Al massimo arriverà al solitario motel di Norman Bates.

refn