Tornato a casa, un po’ deluso, dal cinema Rialto (dopo vi dirò cosa mi ha deluso) rimetto su il DVD di una commedia di Billy Wilder…
No, non voglio parlare ancora di SOME LIKE IT HOT, capolavoro assoluto (non sono il solo a dirlo) di Wilder.
Mi riferisco a THE SEVEN YEARS ITCH (nella versione italiana, QUANDO LA MOGLIE E’ IN VACANZA) una commedia forse un gradino sotto la precedente, ma capace di farmi ridere come poche altre.
TRAMA. Un marito represso (i sette anni del titolo sono gli anni del suo matrimonio) sogna di sedurre la biondona del piano di sopra (un impasto incredibile di sensualità e candore; non occorre che vi dica chi è, vero?); dopo un’ora e mezza di gag comicissime corre a prendere il treno per raggiungere la moglie nel Maine.
Nella commedia da cui è tratto il film riusciva a portarsela a letto almeno una volta (la biondona); ma nel 1955 la censura impose che l’adulterio venisse solo immaginato. MA QUESTO E’ ININFLUENTE, secondo me.
Perché mi fa tanto ridere?
- per la caricaturale figura dello psicanalista, che si è liberato dell’appuntamento precedente perché il paziente si è gettato dalla finestra?
- per l’ironia dedicata alla pubblicità televisiva? (“quando pronuncio la mia battuta sul dentifricio Brillident” osserva la biondona “ho più spettatori di Sarah Bernhardt…”)
- per l’ironia sulla politica editoriale? (la casa editrice in cui lavora il protagonista cambia il titolo di PICCOLE DONNE in I SEGRETI DELLE VERGINI)
- per la vendetta della moglie, in uno dei tanti sogni del protagonista?
- per la cameriera del ristorante vegetariano, che fa propaganda per il nudismo? (“pensi: se i soldati non indossassero uniformi non ci sarebbero più guerre…”)
- per tutte queste (e altre) trovate?
Io adoro entrambi i film!! E la scena di Quando la moglie in cui lui tenta di sedurre Marilyn mettendo nel giradischi il secondo concerto di Rachmaninoff, e lei candidamente gli dice che è noioso?!?!
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