DAL VANGELO SECONDO EMILIO FEDE

In quel tempo Silvio si ritirò nel deserto per meditare.

Mentre calcolava quanto gli sarebbe costato costruire anche lì una città giardino come Milano 3, Gli si avvicinò il Diavolo per tentarLo.

-Silvio, se Tu sei davvero l’Uomo della Provvidenza, ordina che queste pietre diventino panini con la mortadella!-

La mortadella è roba da barboni! Piuttosto, signor Diavolo, mi consenta: lei è un tipo veramente in gamba, proprio simpatico! Perchè non si mette comodo e parliamo un po’ di affari?-

Mentre così parlava, Silvio trasformò le pietre del deserto in tartine al caviale, vol-au-vent, trote salmonate e bottiglie di champagne. Altrochè mortadella!

E si misero d’accordo, progettando un polo televisivo, un movimento politico, un gruppo bancario-assicurativo e una squadra di calcio, di cui il diavolo sarebbe stato la mascotte e l’amministratore delegato.

Appena il diavolo lo lasciò, comparvero alcuni mafiosi. Silvio li trasformò subito in specchiati galantuomini e li assunse al Suo servizio. Dimostrò così chiaramente la Sua natura divina, perchè come Egli disse poi parlando a un convegno del Rotary: -…è più facile che un cammello piloti una Ferrari che un mafioso diventi onesto!-

Ma il diavolo si comportò molto male in seguito. Non per niente è dipinto col colore rosso, quindi è comunista! Questo spiega come mai il mondo sia così pieno di errori e sofferenze, nonostante la presenza di Silvio.

In particolare il Diavolo creò

  1. I Magistrati, una oscura setta di fanatici che, invece di farsi i fatti loro, perseguitano la brava gente intenta ad arricchirsi onestamente
  2. La Lega Nord, con quel pirla di Calderoli
  3. Le regioni, le province, i comuni e tanti altri enti inutili
  4. I professori, una stranissima razza di balordi che si ostinano a riempire la testa dei loro ingenui alunni di nozioni assolutamente inutili… Come infatti Silvio disse, parlando all’assemblea della Confindustria, -Cosa giova ai giovani sapere che la terra gira intorno alla luna, se non imparano a fare i soldi? Cerchino dunque la via di un cospicuo conto in banca e non perdano il loro tempo in vane questioni filosofiche!- 
Published in: on ottobre 19, 2008 at 11:05 PM  Comments (5)  
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IO SONO NATO IN UN DOLCE PAESE

Lirica di SERGIO ENDRIGO, un grande. Vale da sola TRE trattati di SOCIOLOGIA.

Dedicata a politici e amministratori, detenuti o a piede libero, manager dell’Alitalia passati presenti e futuri, sondaggisti, esteti, filosofi, ecc.

Io sono nato in un dolce paese

dove chi sbaglia non paga le spese

dove chi grida più forte ha ragione

tanto c’è il sole e il mare blu…

Noi siamo nati in un dolce paese

dove si canta e la gente è cortese

dove si parla soltanto d’amore

tanto nessuno ci crede più…

Qui l’amore è soltanto un pretesto

con rime scucite tra cuore e dolore

per vivere in fretta e scordare al più presto

gli affanni e i problemi di tutte le ore.

In questo dolce e beato paese

vive la gente più antica del mondo

e con due soldi di pane e speranza

beve un bicchiere e tira a campà.

P.S. Secondo me, la gente ERA cortese quando è stato scritto questo testo (1968). Adesso è di moda la maleducazione, la pacchianeria e l’arroganza.

Published in: on ottobre 2, 2008 at 7:17 am  Comments (6)  
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